X

Sciopero dell’8 novembre 2024: metro, bus e tram: gli orari, nessuna fascia garantita, i treni

Milano Cadorna. Sciopero dei mezzi di trasporto urbano e di trenord.- Cronaca – Milano, Italia – Venerdì 8 novembre 2024 (Foto Alessandro Cimma/Lapresse) Milan Cadorna. Strike of urban transport and trenord.- Chronicle – Milan, Italy – Friday, November 8, 2024 (Photo Alessandro Cimma/Lapresse)

Milano Cadorna. Sciopero dei mezzi di trasporto urbano e di trenord.- Cronaca - Milano, Italia - Venerdì 8 novembre 2024 (Foto Alessandro Cimma/Lapresse) Milan Cadorna. Strike of urban transport and trenord.- Chronicle - Milan, Italy - Friday, November 8, 2024 (Photo Alessandro Cimma/Lapresse)

Come già anticipato nelle settimane scorse, oggi venerdì 8 novembre 2024 è in corso uno sciopero nazionale della durata di 24 ore del trasporto pubblico locale che interesserà mezzi come autobus, metro e tram. Annunciato come un venerdì nero, grandi disagi nelle città per i pendolari. A Roma indetta una manifestazione davanti al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Soltanto qualche giorno fa, martedì 5 novembre, era stata proclamata una mobilitazione dei lavoratori del trasporto ferroviario dopo che un controllore era stato accoltellato per aver chiesto dei biglietti a due passeggeri.

La mobilitazione è stata proclamata dai sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna “per il rinnovo del contratto nazionale (scaduto il 31 dicembre del 2023), per la carenza di risorse, per la mancanza di politiche di programmazione, per la riforma del settore e per la salute e sicurezza sul lavoro”. E quindi per chiedere il rinnovo del contratto collettivo e per sollecitare una riforma del settore intero. Al centro della contestazione anche le infrastrutture inadeguate, i tagli alle risorse, aggressioni al personale. Lo sciopero durerà 24 ore e non prevede fasce di garanzia mentre è garantito un numero ridotto di corse. Non succedeva dal 2005 che non fossero previste fasce di garanzia.

Le associazioni denunciano l’urgenza di “una riflessione su un sistema di mobilità collettiva che, senza una riforma di sistema, rischia gradualmente di sparire, ormai non più solo nelle zone a bassa domanda, ma anche nei medi centri urbani e nelle grandi città. Assenza di risorse adeguate, 1,5 miliardi di tagli negli ultimi 10 anni e mancanza di politiche di programmazione producono un modello di mobilità sempre più incapace di intercettare le necessità della cittadinanza”.

Lo sciopero è scattato alle 5:30. I sindacati hanno annunciato che nel rispetto della legge 146/1990 sul diritto di sciopero “sarà garantito, durante le fasce orarie previste a livello locale, l’utilizzo del 30% del personale viaggiante ed inoltre i servizi assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti come collegamenti con porti e aeroporti nonché quelli specializzati di particolare rilevanza sociale quali trasporto dei disabili e scuola bus per materne ed elementari”.

Il traffico sulla rete ferroviaria dovrebbe essere regolare: non aderiscono alla mobilitazione i dipendenti di Trenitalia, Italo e Trenord.