Spagna

Alluvione Valencia, le grandi manifestazioni di piazza contro la gestione dell’emergenza: “Mazón dimettiti”

Almeno 130mila le persone scese in piazza. "Popolo valenciano abbandonato alla sua sorte". Ancora in corso le operazioni di pulizia e di ricerca dei dispersi

Cronaca - di Redazione Web

10 Novembre 2024 alle 11:21

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Thousands of demonstrators gather infant of the city council for a protest organized by social and civic groups, denouncing the handling of recent flooding under the slogan “Mazón, Resign,” aimed at the president of the regional government Carlos Mazon, in Valencia, Spain, Saturday, Nov. 9, 2024. (AP Photo/Emilio Morenatti)
Thousands of demonstrators gather infant of the city council for a protest organized by social and civic groups, denouncing the handling of recent flooding under the slogan “Mazón, Resign,” aimed at the president of the regional government Carlos Mazon, in Valencia, Spain, Saturday, Nov. 9, 2024. (AP Photo/Emilio Morenatti)

Almeno 130mila persone secondo il governo spagnolo, sicuramente centinaia di miglia di manifestanti. A Valencia, sabato sera, si sono tenute delle grandi manifestazioni contro la gestione del governo regionale dell’alluvione dello scorso 29 ottobre. 214 vittime, 41 dispersi dopo che per giorni le autorità non erano riuscite a quantificare il numero di questi, distrutte migliaia di case e di negozi. Al centro delle proteste Carlos Mazón, il Presidente della Comunità Valenciana, invitato alle dimissioni dalla piazza.

Le proteste si sono svolte in maniera sostanzialmente pacifica con qualche piccolo incidente isolato a margine che ha portato a quattro arresti e 31 agenti feriti. I fronteggiamenti tra polizia e manifestanti sono cominciati con lanci di bottiglie di plastica, scope e altri oggetti fino alle cariche degli agenti per disperdere gli assembramenti. “Assassini! Assassini!“, uno dei cori intonati dai manifestanti. “Il popolo valenciano è stato abbandonato per cinque giorni alla sua sorte”.

Mazón è un politico del Partido Popular, di centrodestra. Già nelle ore subito successive all’alluvione era finito al centro delle critiche per il ritardo con cui ha fatto scattare l’allarme. In serata, quando molte delle zone colpite erano già allagate. Critiche anche per il governo centrale del socialista Pedro Sánchez, come il Re Felipe VI e lo stesso Mazón duramente contestati nei luoghi del disastro durante una visita istituzionale la settimana scorsa con lanci di oggetti e di fango e insulti e accuse.

“Solo el pueblo salva el pueblo!”, un altro degli slogano di chi è sceso in piazza. Grande rispetto e gratitudine è stata infatti mostrata verso i volontari che sono arrivati da tutto il Paese per soccorrere e aiutare nei centri colpiti, circa 80 in tutto. Ancora in corso le operazioni di pulizia in alcuni di questi. I dimostranti hanno marciato anche in altre città della Spagna tra cui Madrid e Alicante.

 

10 Novembre 2024

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