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Napoli violenta: il giallo del proiettile inesploso sul luogo dell’omicidio di Arcangelo Correra, il piano di Piantedosi

FOTO DI REPERTORIO NAPOLI

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Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha annunciato un piano straordinario per affrontare la violenza giovanile nell’area metropolitana di Napoli. La decisione arriva dopo la morte di Arcangelo Correra, 18 anni, freddato con un colpo di pistola alla testa su via Tribunali, in piano Centro Storico, all’alba di sabato. Nelle settimane precedenti erano stati uccisi, feriti a morte da armi da fuoco, anche il 15enne Emanuele Tufano e il 19 Santo Romano. Nessuna risposta intanto sull’aspetto portato alla luce da questi fatti di sangue: la disponibilità e la facilità di recuperare armi da fuoco, anche per i giovanissimi.

Per la morte di Correra è stato fermato Renato Benedetto Caiafa, 19 anni. Ha raccontato di aver trovato la pistola sotto un’automobile, il colpo sarebbe partito involontariamente. Secondo quanto scrive Il Corriere del Mezzogiorno al centro delle attenzioni delle indagini in questo momento si trova il proiettile inesploso ritrovato sul luogo del delitto: appartiene a un’altra arma, di calibro diverso. Il colpo è stato esploso da una pistola clandestina con la matricola abrasa, una Beretta calibro 9×21, presumibilmente proveniente dal mercato nero. Il fermo è scattato per armi e ricettazione, il 18enne è stato denunciato di omicidio colposo.

Il piano di Piantedosi per Napoli

L’annuncio di Piantedosi è arrivato durante una riunione che si è tenuta ieri mattina nella sede della Prefettura di Napoli con il sindaco Gaetano Manfredi e i vertici di Prefettura, Questura e comandi provinciali delle forze dell’ordine. Il piano del Viminale ha previsto di intensificare le operazioni delle forze dell’ordine in orari notturni, in particolare nelle aree maggiormente trafficate dai giovani, e di potenziare il sistema di videosorveglianza. Saranno intensificate anche le operazioni ad alto impatto nelle zone più sensibili.

“Ho trovato un riscontro e un impegno forte da pare del ministro, che è venuto personalmente. Sono soddisfatto di quello che abbiamo concordato. Sicuramente ci saranno più risorse umane ed economiche, ma non bastano più uomini e risorse, ci vogliono anche modalità operative più incisive, che consentano a più uomini di essere in strada nelle ore notturne, soprattutto nel fine settimana. Ritengo che questa sia una condizione molto importante per poter contrastare questi fenomeni”, ha commentato il sindaco Manfredi.