Il Piano del tycoon
Trump pronto a silurare Zelensky, avviso di sfratto al presidente ucraino dal figlio del tycoon
Il figlio maggiore del presidente eletto manda via social un avviso di sfratto al presidente ucraino. Secondo i servizi russi il dipartimento di stato americano starebbe lavorando alla sua rimozione. Il Cremlino smentisce il colloquio tra Putin e il tycoon
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
Il benservito per interposta parentela. Quello di Donald Trump junior su Telegram, appare come un avviso di sfratto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, affermando che la “paghetta” del presidente ucraino terminerà quando suo padre entrerà alla Casa Bianca. Durante la campagna, infatti sia Trump e il vicepresidente eletto J.D. Vance hanno criticato l’amministrazione Biden per aver speso miliardi in aiuti militari per l’Ucraina. A giugno, Trump aveva definito Zelensky «il più grande venditore di qualsiasi politico mai esistito».
Il figlio maggiore del presidente ha condiviso su Instagram un video postato dall’ex candidata vicepresidente repubblicana Sarah Palin, con la scritta “Pov (punto di vista): mancano 38 giorni alla perdita della tua paghetta”, sopra un video del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I 38 giorni potrebbero fare riferimento al 17 dicembre, data in cui i grandi elettori degli Stati Uniti si riuniranno per esprimere il loro voto per il presidente e il vicepresidente in base ai risultati delle elezioni del 5 novembre. Il figlio del presidente appena rieletto, nel suo post ha ricordato le promesse della campagna elettorale sul conflitto in Ucraina. Trump jr, ha rievocato sui social la promessa di suo padre in campagna elettorale di tagliare i fondi per l’Ucraina nel suo sforzo bellico contro l’invasione russa. Durante la campagna elettorale, Trump ha detto e ripetuto che avrebbe garantito la conclusione della guerra tra Ucraina e Russia in tempi brevissimi, prima ancora del suo insediamento.
Il Wall Street Journal ha fatto riferimento ad un’ipotesi a cui il neo rieletto presidente americano starebbe lavorando: stop alla guerra con la creazione di una zona demilitarizzata lungo il fronte, presenza di una forza internazionale senza militari americani, no all’ingresso dell’Ucraina nella Nato per almeno 20 anni. Kiev verrebbe “ricompensata” con il mantenimento del sostegno militare di Washington. Zelensky ha sempre ribadito che l’Ucraina non accetterà sacrifici territoriali. Per Trump, però, il paletto potrebbe rivelarsi inefficace. Dopo le dichiarazioni di Bryan Lanza, consigliere della campagna del nuovo presidente che ha invitato Zelensky a pensare “alla pace e non alla vittoria”, ecco l’affondo social di Donald Trump jr. «Il Dipartimento di Stato americano starebbe lavorando per rimuovere l’“arrogante” Volodymyr Zelensky»: lo ha affermato il servizio di intelligence estera russo (Svr), in una dichiarazione vista dalla Tass. «Secondo le informazioni ottenute dall’Svr, il Dipartimento di Stato americano continua a lavorare su scenari di sostituzione dell’attuale leadership in Ucraina, se necessario. Tra gli altri modi “legittimi” di rimuovere l’“estremamente arrogante” Zelensky, Washington sta valutando la possibilità di indire elezioni presidenziali e parlamentari in Ucraina in mezzo alle continue ostilità con la Russia l’anno prossimo», si afferma.
Il Cremlino ha smentito le “notizie della stampa estera” relativa a una presunta conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump che, invece, «non ha avuto luogo». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. «Non ci sono ancora piani specifici, quindi non c’è ancora nulla da aggiungere», ha precisato. «È una pura montatura, un’informazione falsa», ha dichiarato Peskov ai giornalisti. Il giorno prima il Washington Post aveva riferito, citando fonti a conoscenza della questione, che Trump aveva avuto un colloquio telefonico con Putin giovedì, in cui aveva invitato il presidente russo a evitare un’escalation in Ucraina e aveva espresso interesse a proseguire i colloqui per risolvere il conflitto il prima possibile.
Il colloquio, riferisce il Washington Post, è avvenuto mentre Trump si trovava nel suo resort a Mar-a-Lago, senza la mediazione del Dipartimento di Stato, e alla presenza di Elon Musk. Secondo il quotidiano statunitense, Trump ha chiarito che darebbe il suo endorsement a un accordo che permetta alla Russia di mantenere parte dei territori annessi. I media hanno anche menzionato che le autorità ucraine sarebbero state a conoscenza della conversazione tra Trump e Putin e non si sarebbero opposte. Il Cremlino, ha detto il portavoce Dmitry Peskov, ritiene che Trump abbia mostrato “segnali positivi” sul conflitto in Ucraina. «Trump, durante la sua campagna elettorale, ha detto che vede tutto questo attraverso accordi. E che può ottenere un accordo che porti alla pace – ha detto Peskov, aggiungendo tuttavia che è difficile prevedere – fino a che punto si atterrà alle dichiarazioni fatte in campagna elettorale».