L'emendamento di FdI
Migranti in Albania, blitz della destra contro i magistrati: a decidere sui trattenimenti la Corte d’Appello
Non bastava il decreto Paesi sicuri, primo tentativo di aggirare le decisioni della magistratura. La destra prova un ulteriore blitz contro i giudici “colpevoli” secondo Palazzo Chigi di non obbedire al volere del governo, ovvero di richiudere in Albania i migranti provenienti da Paesi considerati “sicuri”.
Il nuovo fronte di scontro con la magistratura lo apre Sara Kelany, deputata di Fratelli d’Italia, che ha presentato un emendamento al “decreto flussi” in Commissione Affari costituzionali a Montecitorio per cambiare la normativa sulle convalide dei trattenimenti e spostare la competenza dalle sezioni dei tribunali specializzate in materia migratoria alla Corte d’Appello.
Un modo per togliere le responsabilità alla sezione immigrazione del tribunale di Roma, che per due volte non ha convalidato il trattenimento in Albania dei migranti: la prima volta il 18 ottobre scorso, disponendo il ritorno in Italia di 12 migranti inizialmente trasferiti a bordo della nave Libra della Marina militare nel Cpr albanese di Gjader; la seconda l’11 novembre, sospendendo la decisione sulle convalide riguardanti sette migranti e chiedendo alla Corte di giustizia europea di risolvere la contrapposizione tra norme italiane ed europee sui “Paesi sicuri”.
I due emendamenti Kelany
Nell’emendamento presentato dalla deputata del partitio di Meloni si legge che “Le parole “al tribunale sede della sezione specializzata in materia di immigrazione protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea competente alla convalida” sono sostituite dalle seguenti: “alla corte d’appello competente per la convalida”.
Un secondo emendamento, sempre firmato da Kelany, si prevede invece che “il provvedimento con il quale il questore dispone il trattenimento o la proroga del trattenimento è adottato per iscritto, corredato da motivazione e reca l’indicazione che il richiedente ha facoltà di presentare personalmente o a mezzo di difensore memorie o deduzioni ed è trasmesso alla corte d’appello […] entro le quarantotto ore dalla sua adozione”.
Le reazioni
Una mossa che scatena immediate reazioni sia in Parlamento che nella magistratura. Per Giovanni Zaccaro, segretario di Area, la corrente “di sinistra” dei magistrati, “così si sottrae la competenza ai giudici specializzati nella materia e la si sposta alle Corti di appello, già schiacciate da enormi carichi di lavoro e in affanno nel raggiungere gli obiettivi di smaltimento dell’arretrato, concordati dal governo con l’Europa”.
Durissimo l’intervento di Riccardo Magi. Per il segretario di +Europa “non potendo fare l’emendamento Musk per cacciare i giudici che non obbediscono, per mascherare il fallimento dell’esperimento albanese governo e maggioranza continuano a intervenire compulsivamente e in modo isterico sulla normativa che disciplina il trattenimento delle persone che fanno richiesta di asilo. Così con un blitz serale attraverso emendamenti fuori sacco depositati ieri sera in commissione Affari Costituzionali vogliono togliere alle sezioni specializzate in materia di immigrazione la competenza a giudicare sui provvedimenti di trattenimento disposti dal questore”.