A rispondere al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per Elon Musk, in merito alla questione migranti in Albania rimandati indietro dai giudici, ci ha pensato Andrea Stroppa, esperto di cybersicurezza considerato ormai il referente italiano di Elon Musk. “L’imprenditore Elon Musk – ha scritto su X – esprime il suo rispetto per il Presidente Mattarella e la Costituzione italiana. Cosi come ribadito in una amichevole conversazione avvenuta con PdC Meloni nel pomeriggio. Tuttavia l’imprenditore sottolinea che la libertà di espressione è protetta dal Primo Emendamento e dalla stessa Costituzione italiana pertanto da cittadino continuerà a esprimere liberamente le proprie opinioni”.
La vicenda è quella della decisione del Tribunale di Roma di sospendere la convalida del trattenimento di sette migranti in uno dei centri in Albania costruiti con l’accordo Roma-Tirana. “Questi giudici devono andarsene”, aveva twittato in un commento alla notizia sul suo social Musk. “Questo è inaccettabile. Il popolo italiano vive in una democrazia o è un’autocrazia non eletta a prendere le decisioni?”, aveva commentato a un post di un influecer. E ancora, nel pomeriggio, aveva ri-twittato il commento dell’opinionista olandese di destra Eva Vlaardingerbroek secondo cui “no. Elon Musk e Giorgia Meloni hanno ragione. Il fatto che i giudici del tribunale di Roma ritengano di essere al di sopra del governo e del processo democratico è una follia. Non sono una Corte costituzionale, quindi stanno oltrepassando la loro competenza in violazione della separazione dei poteri“. Il mondo al contrario insomma.
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Alla luce di queste considerazioni, e del recente annuncio dell’entrata di Musk nell’amministrazione Trump come capo del “dipartimento per l’efficienza del governo” di Donald Trump negli Stati Uniti, era arrivato il commento del Capo dello Stato Sergio Mattarella. “L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione. Chiunque, particolarmente se in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni”.
Chi è Andrea Stroppa
Stroppa in un’intervista ad Agorà, trasmissione di Rai3, ha definito “esagerato” considerarlo “braccio destro italiano” del magnate di Tesla, SpaceX, Starlink e X. Eppure è in questi termini che viene presentato da un po’ di tempo a questa parte. Classe 1994, ha trent’anni, di Torpignattara. È stato vicino, secondo quanto si legge su Wired, al gruppo di hacker Anonymous. A 22 anni aveva fatto parlare di se per un’inchiesta contro le presunte campagne di disinformazione online di Lega e Movimento 5 Stelle. È stato anche in una società di Marco Carrai, informatico vicino all’ex premier Matteo Renzi. È entrato come ricercatore indipendente nello staff che cura la sicurezza di Twitter nel 2022, oggi X dopo l’acquisto da parte di Musk per 44 miliardi di dollari.
Stroppa è stato ringraziato dallo stesso Musk in persona per il suo lavoro contro la circolazione di contenuti pedopornografici sui social network, è stato visto spesso in occasioni pubbliche con il magnate e avrebbe fatto da tramite all’ospitata di Musk ad Atreju, la convention del partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, a Roma a fine 2024. È finito nel registro degli indagati della Procura di Roma per un’inchiesta che ha coinvolto 32 indagati su un presunto giro di corruzione per gli appalti di Sogei, la società pubblica dell’informatica. Si è detto subito estraneo alle accuse, le ha respinte tutte.
Elon Musk è di destra?
Ad Agorà, in merito al botta e risposta tra Musk e Mattarella, ha parlato del magnate come di “un imprenditore che ha visto un declino nella società occidentale, declino molto più accentuato in Europa ma presente anche negli Stati Uniti e ha deciso di contribuire alla politica mettendosi in gioco”, e che “non è un uomo di destra, è difficile metterlo in uno schema politico ma si può dire che come imprenditore è molto interessato ai temi dei diritti civili e della sicurezza sul lavoro”. Ha aggiunto che “la sua troppa trasparenza in quello che pensa e che dice” potrebbe diventare un punto debole del miliardario che ha finanziato e sostenuto sul campo la campagna elettorale di Donald Trump.