Chirurgia estetica
Rinoplastica e rinofiller al naso: cos’è, quanto costa, l’anestesia, gli effetti collaterali, prima e dopo
Un intervento di chirurgia estetica e un ritocchino. Il caso della 22enne arrivata a Roma per un intervento di chirurgia estetica al naso
News - di Redazione Web
A leggere sui siti specializzati, non è considerato un intervento pericoloso quello della rinoplastica, per operare chirurgicamente sul naso. Margaret Spada era arrivata a Roma dalla Sicilia, accompagnata dal fidanzato, proprio per un intervento di rinoplastica. Aveva scelto il chirurgo tramite un’inserzione sui social. Doveva essere un rimodellamento “mini invasivo” e senza cicatrici. È morta a 22 anni in circostanze ancora tutte da accertare. Aperto un fascicolo in Procura. Si indaga per omicidio colposo, nel registro degli indagati due medici, titolari della struttura sequestrata dai carabinieri del Nas.
Cos’è la rinoplastica
La rinoplastica è l’intervento che permette di correggere completamente la forma del naso, compresa la punta o il setto nasale, la parte osseo-cartilaginea che separa le narici. Si fa ricorso alla rinoplastica per questioni estetiche – naso considerato dal paziente troppo largo, grande, storto, asimmetrico, cadente, schiacciato – o per ragioni mediche – setto nasale deviato, deviazioni alle cartilagini o alle ossa, columella deviata o retratta che provocano problemi di salute.
Si può modificare la forma del dorso, eliminare la gobba, si possono avvicinare le ossa nasali quando il naso risulta essere troppo largo e si può intervenire sulla punta quando è troppo lunga o “a patata”. Come si legge sul sito dell’Humanitas, l’intervento chirurgico avviene molto più spesso in anestesia generale, in anestesia parziale se prevede una sola piccola correzione della punta. Parte dalla punta, che viene modificata a partire dalle cartilagini, per poi passare alle ossa, al dorso ed eventualmente al setto. Quando si interviene anche sul setto – e quindi sulla struttura della piramide nasale ed eventualmente sui turbinati – si parla di rinosettoplastica.
La rinoplastica non è considerata un intervento pericoloso. L’intervento chirurgico non lascia segni estetici. Il paziente deve però indossare un tutore rigido sul naso per un intervallo dai 5 ai 7 giorni, al termine del quale intervenire con dei cerotti da applicare dai 2 ai 5 giorni. I lividi di solito scompaiono nel giro di una settimana ma il gonfiore residuo può durare per diverse settimane. Il dolore può essere controllato con analgesici. Di solito il ricovero dura una notte soltanto.
Prima dell’intervento sono richiesti gli esami del sangue, l’elettrocardiogramma, la visita dall’anestesista e la radiografia del torace. Si parla di tecnica chiusa, quando si ricorre a sole incisioni interne alle narici, o di tecnica aperta, quando si interviene sulla columella. Si consiglia solitamente di procedere all’intervento al completamento della fase di crescita, di sviluppo fisico, e quindi almeno dopo i 18 anni. E i pazienti devono essere in buone condizioni di salute.
I prezzi medi dell’intervento oscillano dai 3.500 ai 6.000 euro. Dipende dal costo della sala operatoria e dall’onorario del medico. E naturalmente dalla complessità del caso. Il paziente dovrebbe essere seguito per un intervallo che va dai 6 ai 12 mesi dopo l’intervento per verificare la condizione di tutte le strutture modificate.
Cos’è il rinofiller
Si parla invece di rinofiller quando si interviene con sostanze riempitive iniettate nelle zone desiderate per modificare la morfologia nasale. Di solito la sostanza utilizzata e l’acido ialuronico. Non è una tecnica chirurgica e non è invasiva. Anche in questo caso ci si ricorrere per modellare e correggere le gobbe, avvallamenti, asimmetrie, inestetismi a dorso, punta o piramide nasale. Il rinofiller è utilizzato anche come correttivo a esiti di rinoplastica non soddisfacenti. È ancor meno invasiva della rinoplastica. È comunque consigliabile confrontarsi con il proprio medico per prevenire conseguenze allergeniche o patologie dermatologiche o autoimmuni.
L’intervento è eseguito a livello ambulatoriale senza l’ausilio di anestesia o tramite l’applicazione di una crema anestetizzante nei minuti subito precedenti all’intervento. Di solito la seduta dura tra i 15 e i 30 minuti a seconda del filler e della zona del trattamento. Gli effetti collaterali consistono in gonfiore e lividi che tendono a scomparire nel giro di poche ore o pochi giorni. Di solito le formazioni di edemi ed ecchimosi scompaiono nelle 72 ore successive all’intervento. L’effetto è paragonabile a quelli della rinoplastica, possono essere anche temporanei o semi temporanei. Il silicone, o altre sostanze permanenti, sono in disuso o vietati in molti Paesi occidentali da tempo. Il costo può oscillare dai 200 ai 400 euro.