L'omaggio alla moglie dell'anarchico

Ai funerali di Licia la Ballata del Pinelli

Licia sarà tumulata nel cimitero di Carrara, “la capitale degli anarchici” accanto a Pino. Parte Licia per l’ultimo viaggio dopo una vita passata a cercare la verità.

Cronaca - di Frank Cimini

16 Novembre 2024 alle 22:00

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Foto Claudio Furlan/Lapresse
Foto Claudio Furlan/Lapresse

“Quella sera a Milano era caldo, ma che caldo faceva”. Risuonano le note e le parole della “Ballata del Pinelli” nella sala delle onoranze funebri di via Corelli per il saluto laico a Licia Rognini, la vedova del ferroviere anarchico ucciso in questura a Milano la notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1969, trattenuto illegalmente per tre giorni nell’ambito delle indagini sulla bomba di piazza Fontana.

Ci sono tante persone per l’addio a Licia. Non tutti riescono a entrare nella sala, la stragrande maggioranza degli anarchici resta fuori perché la regia del tutto sta nelle mani dell’Anpi che tende a far accedere solo parenti e affini. “Forse vogliono far passare l’idea che Pinelli è stato ammazzato perché studiava l’esperanto. Mettono l’etichetta del partigiano, ma Pino è stato soprattutto mostro altro” dice una militante anarchica di antica data. Prende la parola la figlia Claudia: “Mamma sei stata la nostra roccia, sei stata lucida e dignitosa vino alla fine e te ne sei andata in un soffio. Ritornare a vedere il tuo sorriso dopo la strage di piazza Fontana è stato il regalo più bello. Sei stata la prima donna italiana a denunciare un questore”. E ancora Claudia: “Hai impedito che la rabbia e il rancore prendessero il sopravvento”.

Una delle nipoti: “Nonna ci hai insegnato a lottare a resistere”. Sul feretro c’è la bandiera anarchica del marito. La stessa che c’era nel 1969 sulla bara di Pino. Il comune di Milano aveva offerto per la cerimonia la casa della Memoria ma le figlie Claudia e Silvia hanno voluto questo luogo meno istituzionale. Ma purtroppo è sempre l’occasione per dare spazio alle banalità. Un rappresentante dell’Anpi riesce persino a tirare fuori che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. Insomma molta retorica. Un torto sia a Licia che a Pino.

Licia sarà tumulata nel cimitero di Carrara, “la capitale degli anarchici” accanto a Pino. Parte Licia per l’ultimo viaggio dopo una vita passata a cercare la verità. Una verità che formalmente non è arrivata perché lo Stato non processa se stesso. Per cui passa sopra le fesserie messe a verbale dai poliziotti che erano in quella stanza. Passa sopra una sentenza sul “malore attivo”. Forse sarebbe stato meglio dire che Pinelli mori’ di freddo. Del resto era dicembre. Ma quella sera era caldo…

16 Novembre 2024

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