Una docente di sostegno aggredita da una trentina di genitori che hanno fatto irruzione nella scuola. È accaduto giovedì mattina a Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia (località in provincia di Napoli). Sul posto si trovavano anche i genitori della vittima. Il padre ha provato a difendere la figlia ma ha riportato la frattura di un polso. Per la docente la diagnosi è stata di trauma cranico, causato dai colpi ricevuti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, per portare in salvo la donna e i genitori. All’origine dell’aggressione sarebbero voci, diffuse sui social, su comportamenti tenuti dalla docente verso alcuni alunni. L’aggressione è avvenuta in orario scolastico, intorno alle 10,30 di giovedì, nella scuola media “Salvati”, nel plesso di Scanzano.
Docente di sostegno aggredita da trenta genitori nella scuola media ‘Salvati’ di Scanzano
L’istituto scolastico, retto dalla preside Donatella Ambrosio, è stato premiato dal ministro all’Istruzione, Giuseppe Valditara, per la grande cura dei ragazzi concretizzatasi in un premio per essere stata la prima scuola in Italia ad attivare i fondi per i Pon estivi, con corsi di windsurf per i bambini che restavano in città e altri campi estivi a loro dedicati. “È un episodio di enorme gravità e di violenza estrema. Confido nella capacità investigativa dei carabinieri per accertare la verità dei fatti. Bisogna riportare al più presto la serenità nella scuola, tra gli studenti, i loro genitori e il corpo insegnanti“. Così il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, raggiunto dall’Ansa commenta l’aggressione alla docente.
Perché la donna sarebbe stata aggredita: i presunti abusi
Quest’ultima sarebbe stata picchiata a causa di alcuni e presunti abusi sessuali. Sui social si sta diffondendo un post intitolato “L’urlo di una madre” che diverse mamme stabiesi condividono sui propri profili: nel testo, senza fare nomi e senza riferimenti all’irruzione, si afferma di “aver scoperto che una docente ha abusato dei figli affidati a quell’istituto“. L’intera vicenda è oggetto di approfondimenti da parte dei carabinieri: al momento nessuna denuncia risulta presentata nei confronti dell’insegnante. All’attenzione di chi indaga c’è anche il fatto che la docente aveva sorpreso di recente un alunno della scuola media a fumare nei bagni, provocando un provvedimento di sospensione per due giorni contro il ragazzino. Ad agosto la donna avrebbe subito l’hackeraggio dei suoi profili social, e negli ultimi giorni ricevuto via chat numerose minacce, anche di morte.
Il post delle madri virale sui social
“L’URLO DI UNA MADRE – Quanto forte può essere l’urlo di una madre ? Molti penseranno che è potentissimo, invece no ,non lo è! L’urlo di una madre che porta i suoi figli in una scuola che ormai cade a pezzi, un relitto alla deriva , nessuno lo ha sentito , nemmeno chi è capo di questa scuola. E nemmeno ora , l’urlo di quelle madri è stato sentito, quando hanno dovuto scoprire che una docente ha abusato di quei figli che loro mandano in quell’istituto, pensando che lì fossero al sicuro con i loro insegnanti. Ma sono convinta che l’urlo di 100 e passa mamme alle quali io sto dando voce lo sentiranno altre mille mamme che si uniranno al nostro coro! SOLIDARIETÀ, questo sarà l’urlo delle mamme di Scanzano che sono stanche, e vi assicuro che sentirete rimbombare per molto tempo! Perché ora diciamo basta! BASTA!!! LE MAMME DI SCANZANO“.