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Perché il Lione è temporaneamente retrocesso: il super debito, i controlli e la sanzione. Qual è la proprietà del club, il divieto e la svendita

Fonte sito web Olympic Lyonnais, Damien Lg-Ol

Fonte sito web Olympic Lyonnais, Damien Lg-Ol

Pugno duro della Direzione Nazionale di Controllo e Gestione (DNCG) del calcio in Francia contro l’Olympique Lione. Secondo quanto riporta “L’Equipe“, il club, dopo le audizioni odierne, non ha convinto l’organo di controllo ed è stato penalizzato per l’attuale situazione finanziaria. Alla società di Lione è stato vietato di fare mercato in entrata nella prossima finestra invernale. Il club è tenuto adesso a rispettare uno specifico monte ingaggi.

Perché il Lione è temporaneamente retrocesso

Come misura precauzionale, inoltre, è stato deciso che alla fine della stagione, se quanto stabilito non fosse rispettato e se la situazione finanziaria del club non dovesse migliorare, l’Olympique Lione retrocederebbe in Ligue 2. In un recente comunicato stampa, l’OL ha dichiarato un debito pari a circa 505 milioni di euro. Il club, sette volte campione di Francia, rischia la retrocessione in seconda divisione alla fine della stagione ed è stato punito da un divieto di effettuare trasferimenti a causa di irregolarità finanziarie.

Il debito e il divieto di fare mercato

La decisione di retrocedere provvisoriamente il Lione in Ligue 2 è seguita a un controllo delle finanze del club da parte dell’organismo di controllo del calcio della lega francese, il DNCG. Quest’ultimo ha spiegato che la situazione finanziaria del Lione deve migliorare entro la fine della stagione e che non possono essere effettuati acquisti nella finestra di trasferimento di gennaio. Il DNCG supervisionerà anche gli stipendi dei giocatori.

La proprietà

Il Lione è di proprietà dell’imprenditore americano John Textor, che ha anche partecipazioni nella squadra di Premier League Crystal Palace e nel Botafogo brasiliano. Il Lione, quinto classificato, ha comunicato all’inizio di questo mese di avere un debito finanziario di 505 milioni di euro, il che significa che l’ex semifinalista della Champions League potrebbe dover vendere alcuni dei suoi migliori giocatori, come il centrocampista 21enne Rayan Cherki, a gennaio.