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Sondaggi politici elettorali, cosa pensano gli italiani di governo, opposizione, Europa: i partiti dopo le elezioni regionali

COLLAGE DI FOTO DA LAPRESSE

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Per quanto appaia lontana in termini di retorica ma anche nell’impatto di direttive e legislazioni, a sorpresa l’Unione Europea fa registrare un tasso di fiducia più alto nelle sue istituzioni rispetto alle percentuali di maggioranza e opposizione italiane. E il tutto mentre è ancora in bilico l’accordo per la nomina dei nuovi sei vicepresidenti esecutivi della Commissione UE guidata da Ursula von der Leyen. E dopo il voto della doppietta di vittorie dell’opposizione in Emilia-Romagna e Umbria. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio Ixè, che trova alcune differenze rispetto agli altri sondaggi negli orientamenti di voto.

La fiducia nel governo, opposizione e Unione Europea

Sale rispetto a settembre scorso, ma resta in discesa rispetto ai livelli di consenso degli esordi – a febbraio 2023 al 50%, nel novembre 2023 al 42% – o a un anno dall’entrata in carica la fiducia nel governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni. Complessivamente il 39% degli intervistati nutre abbastanza e molta fiducia verso l’esecutivo. Il 31,9% degli intervistati invece non ha nessuna fiducia, il 29,2% nutre poca fiducia. Non sta messa meglio l’opposizione che raccoglie appena il 24% di fiducia contro il 32,2% che non ne ha nessuna e il 44,3% che ne ha poca.

A far segnare la miglior performance in termini di fiducia, anche un po’ a sorpresa, è invece l’Unione Europea che registra il 54% tra chi risponde di avere abbastanza o molta fiducia, a fronte dell’11,3% dei nessuna e il 35% dei poca. Il voto in plenaria per l’intero collegio dovrebbe tenersi mercoledì prossimo a Strasburgo. L’accordo è stato appoggiato dalla grande maggioranza del Partito Popolare Europeo fatta eccezione per gli spagnoli. I coordinatori dei gruppi politici nelle rispettive commissioni dovrebbero riunirsi a Bruxelles nelle prossime ore per approvare le valutazioni dei candidati.

Il sondaggio sugli orientamenti di voto per i partiti italiani

Per quanto riguarda gli orientamenti di voto, la distanza tra Fratelli d’Italia e Partito Democratico sembra molto più stretta. Il partito della premier Meloni perde quasi un punto percentuale e scende al 27,2%, ancora lontanissimo dal partito della segretaria Schlein, che anche lui perde mezzo punto percentuale ma è al 22,7%. Meno di cinque voti percentuali di differenza, nelle altre indagini lo scarto è più marcato.

Scivola anche qui il Movimento 5 Stelle dell’ex “avvocato del popolo” e premier Giuseppe Conte, in rapporti tesi sia con il fondatore Beppe Grillo che con il resto del cosiddetto Campo Largo, all’11,7%. Piuttosto sorprendente la distanza tra Fratelli d’Italia e Lega nel derby all’interno della maggioranza di centro destra: gli Azzurri salgono dello 0,7%, il Carroccio scende di mezzo punto percentuale, sono al 10,6% e all’8,9. Perde anche l’Alleanza Verdi Sinistra, lo 0,7%, è al 7,1%. Azione in perdita, è al 3,2%. +Europa guadagna lo 0,8% e sale al 2%, Italia Viva di Matteo Renzi è all’1,9%. La generica voce “altri” raccoglie il 4,7%.