L'allenatore del Manchester City

Guardiola autolesionista, perché aveva tagli sul naso e graffi sulla testa dopo il pareggio: la spiegazione e le scuse dell’allenatore

È crisi totale per una delle squadre più forti del mondo. Rimontata dal Feyenoord in Champions League, da 3 a 0 a 3 a 3, dopo una serie di cinque sconfitte. "Mi volevo ferire", ha detto in conferenza stampa

News - di Redazione Web

27 Novembre 2024 alle 15:21

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FOTO DA LAPRESSE E SOCIAL
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Quando Pep Guardiola perse la finale di Champions League, Chelsea-Manchester City 1 a 0, stagione 2020/2021, ritirò la medaglia del secondo posto e a differenza di tanti calciatori, che subito l’avevano sfilata via dal collo, l’aveva baciata. Una lezione di sportività, dissero, e giustamente, i media. Non sembrava lo stesso Guardiola quello che ieri sera si è presentato ai microfoni con una ferita sul naso e graffi sul cranio dopo l’ennesimo risultato deludente di una stagione che comincia a diventare un incubo.

“Sì, me le sono fatti con le dita perché volevo farmi del male”, aveva detto l’allenatore catalano. Il Manchester City è in crisi totale. Ieri sera il pareggio in casa, 3 a 3 contro il Feyenoord in Champions League. I Citizens erano in vantaggio 3 a 0. Dal 74esimo alla fine della partita la rimonta clamorosa degli olandesi. La squadra campione d’Inghilterra non vince dallo scorso 26 ottobre, 1 a 0 al Southampton in Premier League. Prima di ieri sera arrivava da un ciclo di cinque sconfitte consecutive, l’ultima lo scorso weekend contro il Tottenham, 4 a 0. Ha subito 17 gol nelle ultime sei partite. Guardiola ha appena rinnovato il contratto fino al 2027 dopo mesi di indecisioni.

Non c’è andato leggero il Telegraph che ha parlato di uno spettacolo “scioccante, imbarazzante e del tutto evitabile”, di implosione e autodistruzione. “Che si sia trattato di compiacimento, arroganza o di un fatale mix di entrambi, questo è il tipo di capitolazione umiliante e dolorosa che alimenterà ancora più chiacchiere sullo sfaldamento di una squadra un tempo formidabile”.  Al City Guardiola ha messo in bacheca sei campionati (quattro di fila), due FA Cup, quattro Coppe di Lega inglese, tre Community Shield, una Champions League, una Supercoppa Europea e un Mondiale per club.

🚨 Pep Guardiola on those cuts: “With my fingers… I want to harm myself”.

🎥 @BeanymanSports pic.twitter.com/9g9Ix0LyrO

— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) November 26, 2024

“Il Manchester City significa tantissimo per me – aveva detto al rinnovo – Questa è la mia nona stagione qui (arrivò nel 2016, ndr). Abbiamo vissuto così tanti momenti meravigliosi insieme. Ho un amore davvero speciale per questa squadra. Ecco perché sono così felice di restare per altre due stagioni. Grazie a tutti per aver continuato a fidarsi del mio lavoro e a sostenermi: il proprietario, il presidente, i giocatori e ovviamente i tifosi. È sempre stato un onore, un piacere e un privilegio essere qui. Speriamo di poter aggiungere più trofei a quelli che abbiamo già vinto. Questo sarà il mio obiettivo”.

“Siamo fragili. Eravamo avanti 3-0, stavamo giocando bene, poi abbiamo concesso dei gol perché non siamo stabili. Prima uno, poi un altro, poi un altro ancora. Stiamo perdendo tante partite ultimamente, siamo fragili. Avevamo chiaramente bisogno di una vittoria, ci avrebbe dato fiducia. E invece…”, ha detto l’allenatore ai microfoni nel post partita. Il pareggio è maturato da una serie di errori tecnici madornali, di giocatori fortissimi, irriconoscibili rispetto agli atleti solidi e affidabili di poche settimane fa. “Mi volevo far del male”, aveva detto sorridendo in conferenza stampa Guardiola con il naso leggermente sanguinante, spiegando di essersi ferito con un’unghia.

Ci si era chiesti se Guardiola fosse ironico, se voleva soltanto attirare l’attenzione su di se e sollevare i suoi calciatori dalle loro responsabilità. Oppure non voleva davvero essere autolesionista, forse si era tagliato per caso. Se così non fosse stato, non sarebbe stata un’immagine altrettanto bella quanto quella della medaglia baciata. In giornata è arrivata la spiegazione del tecnico, con annesse scuse. “Ieri sera, alla fine di una conferenza stampa, sono stato colto di sorpresa da una domanda su un graffio che mi era comparso sul viso e ho spiegato che era stato causato accidentalmente da un’unghia affilata – ha scritto sui social – La mia risposta non intendeva in alcun modo sminuire il problema molto serio dell’autolesionismo. So che molte persone lottano ogni giorno con problemi di salute mentale e vorrei cogliere l’occasione per evidenziare uno dei modi in cui le persone possono cercare aiuto, chiamando la hotline dei Samaritans al 116 123 o inviando un’e-mail a jo@samaritans.org”.

27 Novembre 2024

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