Il dramma all'Artemio Franchi
Danilo Cataldi, il compagno di squadra che ha salvato la vita a Bove: il primo soccorso in campo dell’ex Lazio
Decisivo l'intervento del centrocampista. Entrambi arrivati da Roma, si sono già sfidati con le magliette opposte nel derby della Capitale. Cataldi nel 2013 ha vinto il premio Morosini
Sport - di Antonio Lamorte
Per Edoardo Bove sono scattati compagni di squadra e avversari, i medici sportivi, quelli dell’ambulanza. E adesso sta meglio, cosciente e vigile come ha fatto sapere la Fiorentina. Non sarebbe stato forse possibile se non fosse intervenuto Danilo Cataldi, suo compagno di squadra alla Viola: stando alle cronache e testimonianze di chi era sul posto, proprio il centrocampista avrebbe salvato la vita del 22enne ricoverato sotto osservazione all’Ospedale Careggi di Firenze.
Si era capito da subito che si trattava di qualcosa di grave. Da quando al 17esimo del primo tempo, dopo essersi allacciato le scarpe e dopo qualche passo, mentre il gioco era fermo per un gol annullato a Lautaro Martinez, Bove si era lasciato cadere a terra. I primi a far scattare l’allarme erano stati Denzel Dumfries e Hakan Calhanoglu. Le panchine si sono subito accorte dell’accaduto, l’arbitro ha richiamato in campo i sanitari.
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Prima che a Bove venisse praticato un massaggio cardiaco, mentre calciatori in lacrime e membri degli staff in apprensione lo circondavano per ripararlo dagli obiettivi di telecamere, macchine fotografiche e telefonini, era stato Danilo Cataldi a spostare la lingua dalla bocca del compagno, per permettergli di respirare. In primis si era parlato di una crisi epilettica, oggi le ipotesi riportate dai media rimandano a una possibile torsione di punta o a una contusione toracica. Soltanto gli accertamenti dei prossimi giorni potranno chiarire le cause del malore.
Come sta Edoardo Bove
“Edoardo Bove, dopo aver passato una notte tranquilla, è stato risvegliato ed estubato questa mattina. Attualmente è sveglio – si legge nell’ultimo comunicato della Fiorentina sulle condizioni del calciatore – vigile ed orientato. Ha parlato con la famiglia, la dirigenza Viola, il mister e i compagni che sono accorsi a trovarlo non appena ricevuta la bella notizia. Nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori accertamenti per stabilire le cause che hanno determinato la situazione critica avvenuta ieri”.
“Da Careggi i medici che hanno in cura il calciatore confermano che proseguono gli approfondimenti diagnostici. La Fiorentina ringrazia l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, tutti i medici ed il personale per il lavoro svolto con grande umanità e professionalità. I ringraziamenti vanno anche a tutto il Popolo Viola e l’intero mondo del calcio che, in questo momento così delicato, hanno dimostrato grande vicinanza e attenzione con i loro messaggi ed il loro sostegno che hanno dato grande conforto sia al Club che ad Edoardo ed alla sua famiglia”.
Bove e Cataldi: da Roma alla Fiorentina
Destini incrociati, quelli di Bove e di Cataldi. Entrambi arrivati a Firenze da Roma, entrambi la scorsa estate: il primo però dalla sponda giallorossa, il secondo invece dalla Lazio. Si sono già sfidati con magliette diversi nel derby della Capitale. Cataldi è in prestito dai biancocelesti, centrocampista molto duttile, classe 1994, tifoso della Lazio e padre di un bambino. Ha giocato anche in difesa al Crotone in Serie B, efficace nei calci da fermo, ha vestito anche le maglie di Genoa e Benevento. Dalla Lazio è stato acquistato nel 2006, dopo esser cresciuto nelle giovanili dell’Ottavia.
Era il 2013 quando si aggiudicava il premio “Piermario Morosini”, dedicato alla memoria del centrocampista morto a causa di una crisi cardiaca che lo colpì in campo durante la partita di Serie B Pescara-Livorno nell’aprile del 2012, come miglior giocatore dell’intera final eight della stagione 2012/2013 con la Primavera. A leggerla oggi una coincidenza da brividi. Cataldi non ha rilasciato dichiarazioni d0po l’accaduto.