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The Garbage Man: quando gli eroi sono gli ultimi, il coraggio di un netturbino nel film di Alfonso Bergamo

FOTO DA UFFICIO STAMPA

FOTO DA UFFICIO STAMPA

Quando un eroe è una persona normale, qualunque, anzi abituata a fare un lavoro di quelli che non si sognano da bambini. Quando trova una bomba, conosce una donna, salva una vita, scopre la salvezza dell’amore, la sua stessa professione diventa una metafora e la sua vicenda diventa una storia da film, The Garbage Man, diretto dal regista Alfonso Bergamo. Una storia di ultimi ma anche una storia di redenzione. Il film è al cinema dal 28 novembre, i protagonisti sono Paolo Briguglia, Randall Paul, Roberta Giarrusso e Tony Sperandeo.

The Garbage Man nasce da un’immagine potente e ipotetica tratta dalla tragedia di Melissa Bassi – ha raccontato il regista Alfonso Bergamo – un netturbino che, lavorando, scopre l’ordigno, salvandola. Da qui il cuore del film: l’eroismo quotidiano di un uomo che trova bellezza nel suo mestiere”. Sceneggiatura di Armando Festa, Craig Peritz e lo stesso Alfonso Bergamo, fotografia di Daniele Poli, scenografia di Fabio Tresca, costumi di Sabrina Spissu, musiche di Francesco Marchetti e prodotto da Riccardo Di Pasquale & Gian Gabriele Foschini.

La trama di “The Garbage Man”

The Garbage Man è la storia di un netturbino senza nome, introverso e autodistruttivo, figlio di un padre violento che, come un automa, si muove per le strade di un’imprecisata periferia del sud Italia. Un uomo che ha paura di tutto, del suo passato, del futuro e soprattutto del presente, che lo vede alle prese con il desiderio di ripulire il mondo dal marcio che impregna la società … che riesce, però, a trovare la grazia persino nel suo lavoro, scovando “tesori” nella spazzatura: oggetti dimenticati che la gente non vuole più, ma pieni di bellezza.

Un uomo facilmente etichettabile come “perdente” a cui, a un certo punto, finalmente la vita sembra sorridere, donandogli l’amore di una donna, figlia di un suo collega, e la dolcezza di una bambina: è proprio la forza del loro amore che lo spinge verso ideali che forse non è in grado di sostenere a causa della sua natura di antieroe, alle prese con un mondo dove conta solo la legge del più forte e il malaffare si intreccia con la logica del denaro e del profitto. Ed è proprio qui che il nostro Garbage Man alzerà la testa rischiando tutto, per provare a ripulire le strade da ogni forma di male. Una volta per tutte.

Qual è il significato di “The Garbage Man”

“In un contesto produttivo indipendente, con tutte le sfide che questo comporta in Italia, ho cercato di creare un film di genere che osasse porre l’immagine al di sopra della storia stessa – ha aggiunto Alfonso Bergamo – Con il Direttore della Fotografia Daniele Poli, lo Scenografo Fabio Tresca e la Costumista Sabrina Spissu abbiamo cercato di costruire un universo visivo che trasmettesse emozioni profonde e celebrasse il potere dell’Immagine Cinematografica”. Il film è prodotto da Riccardo Di Pasquale per Fenix Entertainment e da Gian Gabriele Foschini per Gika Productions in associazione con Alacràn Pictures, con il supporto di Apulia Film Commission e il patrocinio del Comune di Campi Salentina (LE), distribuito da Brandos Film.

“Realizzare The Garbage Man insieme al mio amico Riccardo di Pasquale è stata una esperienza unica, dove il coraggio e la forza imprenditoriale per fare un film d’autore indipendente hanno prevalso su qualsiasi ostacolo. Siamo stati fortunati e orgogliosi di avere una troupe fantastica di qualità sia sul territorio pugliese che dai professionisti venuti da Roma. Il supporto sia da parte del Comune di Campi Salentina che dell’Apulia Film Commission è stato fondamentale per la riuscita del nostro film”, ha commentato il produttore Gian Gabriele Foschini.