Gli scioperi in Italia, Germania e Francia
La Classe Operaia è scesa dal paradiso: il protagonista inaspettato che torna a scuotere l’Europa
In Germania le fabbriche entrano in sciopero ad oltranza, guidate dalla mitica Volkswagen. Da noi ci sono da registrare le dimissioni dell’Ad di Stellantis, Tavares, mentre Cgil e Uil, Landini e Bombardieri, guidano una nuova stagione di lotte dei lavoratori dipendenti. E impauriscono la destra.
Politica - di Redazione Web
Si discute molto di Fitto, di Von der Leyen. Questioni di alleanze. Importanti. Dalle quali probabilmente dipenderà in parte il volto che avrà l’Europa nel prossimo decennio. Però dipenderà forse anche dalle mosse, e dal peso, e dalle lotte di un protagonista che giunge – torna – inaspettato. Si chiama Classe operaia.
È scesa dal paradiso dove s’era rifugiata tanti anni fa. È pronta a mettere a soqquadro la Germania, cuore e polmone dell’Europa, è pronta a combattere e a scuotere anche l’Italia, laboratorio da sempre di nuovi scenari politici. La Francia e la Spagna seguiranno. In Germania le fabbriche entrano in sciopero ad oltranza, guidate dalla mitica Volkswagen. Dal sindacato dei meccanici: IG Metall.
Da noi ci sono da registrare le dimissioni dell’Ad di Stellantis, Tavares, che sembrava il Dio del nuovo capitalismo europeo, mentre Cgil e Uil, Landini e Bombardieri, guidano una nuova stagione di lotte dei lavoratori dipendenti. E impauriscono la destra. Salvini minaccia precettazioni. Vedremo. La verità è che è tornata in campo la lotta di classe. È un osso duro.