L'incarico

Siria, Muhammad al Bashir premier del governo di transizione: a Damasco prima intesa per il post Assad

Esteri - di Redazione

9 Dicembre 2024 alle 15:28

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Muhammad al Bashir
Muhammad al Bashir

Dalle serrate trattative delle scorse ore a Damasco è uscito il nome di Muhammad al Bashir. Sarà l’attuale primo ministro del governo di Salvezza nazionale, istituito nella regione siriana di Adlib nel 2017 dall’Hts, l’Hayat Tahrir al Sham, il gruppo più importante tra i cosiddetti “ribelli”, a formare un nuovo governo in Siria per gestire la fase di transizione dopo la fine del regime di Bashar al Assad.

Di fatto dunque al Bashir diventerà primo ministro di tutta la Siria, Paese ancora nel caos dopo che in soli 11 giorni i ribelli jahdisti hanno rovesciato il regime di Assad, al governo da 24 anni dopo il trentennale dittatura instaurata nel 1970 dal padre Hafez.

Il governo di transizione siriano

Secondo Al Jazeera, che per prima ha dato la notizia, la decisione è stata presa durante una riunione tra al Bashir, il leader dell’Hts Mohammed al Jolani e l’ex primo ministro del regime di Assad, Mohammed al Jalali.

Quest’ultimo domenica, dopo la fuga in Russia di Assad, aveva detto di essere disposto a procedere a una transizione pacifica del potere, chiedendo ai siriani, compresi i ribelli jihadisti che erano penetrati nella capitale Damasco, di non compiere violenze e di non danneggiare le istituzioni governative.

Quella di Muhammad al Bashir è una soluzione piuttosto rapida di una crisi politica che rischiava di far sprofondare in un ulteriore caos il Paese: formare un esecutivo in Siria è infatti una missione estremamente complessa, considerato che la società è estremamente divisa, dalle sacche di sostenitori del regime di Assad ai ribelli, fino ai curdi nel nord-est e ai miliziani ancora fedeli all’ISIS.

Chi è Muhammad al Bashir

Il compito di formare un esecutivo nazionale di transizione è dunque nelle mani di al Bashir, già primo ministro del governo di Salvezza nazionale di Idlib: 41enne laureato in ingegneria all’università di Aleppo (e in legge islamica), in passato aveva lavorato come capo del reparto strumenti di precisione per la compagnia nazionale del gas.

Tra il 2022 e il 2023 è stato ministro dello Sviluppo nel governo di Salvezza nazionale dei ribelli, di cui diventò primo ministro nel gennaio del 2024.

di: Redazione - 9 Dicembre 2024

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