Ottavia Piana è sicura: non scenderà mai più in una grotta. La notte scorsa è cominciata la risalita della barella con la quale la speleologa sta risalendo la grotta Bueno Fonteno, in provincia di Bergamo, cavità naturale tra lago d’Iseo e lago di Endine dopo esser rimasta intrappolata in un tratto ancora inesplorato. Sul posto squadre del Soccorso Alpino e Speleologico e personale sanitario. Le operazioni potrebbero durare giorni, è un’operazione molto complessa.
I soccorsi stanno andando avanti da un giorno e mezzo. La donna è trasportata con una barella. La testa è protetta da un casco. Il Soccorso Alpino ha installato una linea telefonica attraverso un cavo lungo circa tre chilometri grazie al quale è possibile comunicare tra l’interno e l’esterno. “All’interno della grotta sono presenti circa 20 persone per il trasporto della barella e per le attività di disostruzione dei meandri più stretti”.
All’interno della grotta è stato allestito un campo base riscaldato. Da questa mattina la barella sta superando il tratto più stretto e difficile della grotta. “Dal termine del tratto più stretto all’uscita seguirà un lungo tragitto, più lineare”, si legge in una nota diramata dai soccorritori. Il tratto però è lungo circa 100 metri, un reticolo di grotte, tunnel e gallerie sotterranee per buona parte inesplorate scoperto nel 2006. Sono circa un centinaio i soccorritori impegnati nel recupero.
Come sta Ottavia Piana
A riferire le parole della speleologa il dottor Rino Bregani, responsabile del soccorso alpino. “Parla molto poco, ma dice che non entrerà più in una grotta”. I soccorritori hanno fatto sapere che la ragazza è “vigile e collaborativa”. Lei ha voluto rassicurare il fidanzato: “Ditegli che sto bene”. Le sue condizioni, hanno confermato medico e infermiere che l’hanno raggiunta, sono buone e non destano preoccupazioni.
Si trova a circa quattro ore di cammino dall’ingresso. La temperatura all’interno della grotta è di circa otto gradi ma l’umidità è molto alta. I vigili hanno portato coperte, bombole di ossigeno e fari per illuminare l’imbocco della grotta. Stanno operando squadre del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto. Potrebbe uscire domani o anche dopodomani.
Chi è la speleologa Ottavia Piana
Piana ha 32 anni. Fa parte del Gruppo Cai di Lovere, in provincia di Bergamo. È impegnata nel “Progetto Sebino” che prevede la mappatura della cavità naturale che si trova tra la parte settentrionale del lago d’Iseo e il lago di Endine, a quota 585 metri. Già nel 2023 era rimasta intrappolata nella stessa grotta per circa 40 ore a 150 metri di profondità. È scivolata per otto metri, ha riportato traumi a gambe, torace e volto. A lanciare l’allarme i compagni di spedizione che invece sono riusciti a risalire.