La guerra del ministro
Valditara querela lo scrittore Nicola Lagioia per le critiche al suo tweet sgrammaticato: “Non sopportano il dissenso”
Un ministro dalla querela facilissima. Giuseppe Valditara, titolare del dicastero dell’Istruzione, porta in tribunale lo scrittore Nicola Lagioia, già vincitore del Premio Strega nel 2015 per il libro ‘La ferocia’.
A comunicarlo è stato lo stesso Lagioia sui suoi social. La colpa dello scrittore è quella di aver criticato mentre era ospite della trasmissione “Che sarà” di Serena Bortone su Rai3 lo stile di un tweet del ministro, apparso a molti sgrammaticato, sulla limitazione degli stranieri nelle classi italiane.
Questo è quello che scriveva Valditara su X: “Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È in questa direzione che noi intendiamo muoverci”.
Lo stesso Lagioia ricorda come quel tweet di Valditara “fu attaccato da tantissime persone in quei giorni per la sua nebulosità, con toni ben più aspri del mio. Ma il ministro decide di querelare me. Il ministro si è sentito leso per come l’ho preso in giro in trasmissione, suggerendo che venisse sottoposto lui al test di italiano per stranieri”.
Quindi lo scrittore ricorda come “nel Paese in cui l’ultimo Nobel per la letteratura è andato a chi “nella tradizione dei giullari medievali fustiga il potere e riabilita la dignità degli umiliati” (il riferimento è a Dario Fo, nda) credevo fosse lecito. Ma forse non siamo più quel Paese”. La data dell’udienza è fissata il 18 aprile 2025, che “per sapido gioco del destino è il mio compleanno”, scrive Lagioia.
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“Destra non sopporta il dissenso”
In una intervista a Mowmag, Lagioia definisce la querela di Valditara “un’intimidazione” ma allo stesso tempo “un gesto di debolezza. Ma lei se li immagina Andreotti e Cossiga che querelano qualcuno perché diceva che avevano scritto male qualcosa?”.
Lo stesso ministro, su cui piovve l’ironia dei social e dell’opposizione, si giustificò così: “L’ho dettato al telefono, pensavo ai contenuti, non alla forma”.
Lagioia rimarca poi un concetto: “Io non proprio di essere stato offensivo, non l’ho insultato – dice lo scrittore ed ex direttore del Salone internazionale del libro di Torino – D’altra parte, devo constatare che loro considerano determinati scrittori proprio dei nemici politici”, è l’accusa dello scrittore, che sottolinea come l’attuale destra di governo “non sopporta il dissenso”.
Il precedente di Raimo
Non è la prima volta che Valditara si trova al centro di uno scontro con intellettuali e scrittori che non la pensano come lui. Christian Raimo, scrittore, attivista politico docente del liceo Archimede di Roma, a novembre era stato sospeso dall’insegnamento per tre mesi per le critiche al ministro dell’Istruzione.
La “colpa” di Raimo era stata quella di pronunciare un duro discorso contro Valditara durante la festa nazionale di Alleanza Verdi-Sinistra: “Valditara – aveva detto Raimo – va politicamente colpito perché è un bersaglio debole, come si colpisce la Morte nera in Star Wars”, parole “violente” secondo il ministro, con la destra che aveva scatenato una campagna mediatica contro Raimo.