La reazione di Mosca
Omicidio del generale Kirillov, arrestato il sospetto responsabile: Kiev avrebbe promesso a un uzbeko 100mila dollari
La reazione del Cremlino alla morte del generale russo Igor Kirillov e del suo assistente Ilya Polikarpov, saltati in aria per una carica esplosiva piazzata su un monopattino elettrico fuori la sua abitazione di Mosca, è arrivata nel volgere di 24 ore. L’Fsb, il Servizio di sicurezza federale russo, ha comunicato l’arresto del presunto autore dell’omicidio di Kirillov, a capo dell’unità dell’esercito russo che si occupa delle armi chimiche e ucciso all’indomani della condanna in contumacia disposta dalla giustizia ucraina.
Si tratterebbe di un 29enne cittadino uzbeko: secondo quanto riferito dall’Fsb e riportato dall’agenzia stampa russa Ria Novosti, versione che non è verificabile in maniera indipendente, l’uomo avrebbe dichiarato di essere stato reclutato dai servizi segreti ucraini e, seguendo le loro istruzioni, sarebbe giunto a Mosca dove avrebbe ricevuto un potente ordigno esplosivo artigianale posizionandolo poi su un monopattino elettrico parcheggiato vicino all’ingresso della casa di Kirillov.
Al 29enne uzbeko sarebbero stati promessi poco meno di 100mila dollari e un viaggio in un paese dell’Unione Europa “in cambio” dell’omicidio del generale. “I dipendenti dei servizi speciali ucraini coinvolti nell’organizzazione dell’attacco terroristico verranno trovati e riceveranno una meritata punizione”, ha sottolineato anche l’Fsb aggiungendo che il sospettato è stato arrestato nel villaggio di Chernoye, nel distretto di Balashikha e che è accusato di omicidio, attacco terroristico e traffico illegale di armi e munizioni.
Execution of Russian general & war criminal Kirillov in Moscow for his use of chemical weapons by against Ukrainians is a massive shock in a country that is run by security services that are supposed to at least be competent in the sphere of state securitypic.twitter.com/7rmJGzdlTk
— Igor Sushko (@igorsushko) December 17, 2024
L’Fsb ha quindi diffuso la sua versione dell’attentato costato la vita a Kirillov. Secondo il Servizio di sicurezza federale russo per l’attentato ai danni di Kirillov, rivendicato da Kiev, è stata utilizzata una telecamera di videosorveglianza installata su un’auto in car sharing che, trasmetteva le immagini in Ucraina.
“Per monitorare il luogo di residenza del militare, ha noleggiato un’auto in car sharing, dove ha installato una telecamera di videosorveglianza. Il filmato di questa telecamera è stato trasmesso online agli organizzatori dell’attacco terroristico nella città di Dnipro. Dopo che è stato ricevuto un segnale video sui militari che lasciavano l’ingresso, l’ordigno esplosivo è stato fatto detonare da loro a distanza”, sostengono da Mosca.
Russia che intende sollevare il caso davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il prossimo 20 dicembre, come dichiarato dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha invece accusato Kiev di “terrorismo” per l’attentato costato la vita a Kirillov.