La sentenza
Salvini assolto per il caso Open Arms, per il tribunale di Palermo “il fatto non sussiste”
Il fatto non sussiste. Con questa motivazione i giudici del tribunale di Palermo hanno assolto Matteo Salvini dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio in merito alla vicenda Open Arms, ovvero al rifiuto di far sbarcare i migranti a bordo della nave della Ong spagnola.
Il verdetto è stato letto con Salvini in aula assieme alla fidanzata Francesca Verdini, ma anche altri esponenti della Lega e del governo, come il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Applausi in aula alla lettura della sentenza, col vicepremier che ha abbracciato la fidanzata e la sua avvocata, la parlamentare leghista Giulia Bongiorno. “Ho difeso il mio Paese, vincono la Lega e l’Italia”, le prime parole di Salvini.
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La Procura di Palermo il 14 settembre aveva chiesto 6 anni di carcere per il leader della Lega e attuale vicepremier e ministro dei Trasporti del governo Meloni. Secondo l’accusa Salvini nell’agosto del 2019, quando ricopriva la carica di ministro dell’Interno nel primo governo a guida Giuseppe Conte, quello “giallo-verde” formato da Lega e Movimento 5 Stelle, aveva impedito illegittimamente per 19 giorni all’equipaggio dell’imbarcazione catalana di far sbarcare a Lampedusa 147 migranti soccorsi in mare, tra cui 27 minori, soccorsi in tre distinte operazioni dalla Ong.
I giudici, Roberto Murgia presidente e giudici a latere Elisabetta Villa e Andrea Innocenti, al termine di 24 udienze, tre anni di processo e quarantacinque testimoni ascoltati, si erano ritirati poco dopo le 11:30 in camera di consiglio per emettere la sentenza attesa nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo.
Questa mattina prima di entrare nell’aula bunker Salvini si era detto “assolutamente orgoglioso di quello che ho fatto, ho mantenuto le promesse fatte, ho contrastato l’immigrazione di massa. Qualunque sia la sentenza per me oggi è una bella giornata perché sono fiero di avere difeso il mio Paese. Rifarei e rifarò tutto quello che ho fatto e sono felice delle dimostrazioni di affetto che tantissimi italiani mi stanno portando”. Dopo la sentenza, prima di fare ritorno a Roma, Salvini si è espresso così davanti ai giornalisti che affollavano l’esterno dell’aula bunker del carcere Pagliarelli: “Difendere i confini, la patria degli scafisti e dalle ong non è un reato ma un diritto. Chi usa i migranti per fare politica oggi ha perso e torna in Spagna con le mani in saccoccia”.
Reazione opposta da Oscar Camps, fondatore della Ong Open Arms: “Il dispiacere è soprattutto per le persone, che come abbiamo detto dal primo minuto, sono state private della loro libertà. Aspettiamo le motivazioni dei giudici, per valutare se appellare la sentenza come speriamo anche la Procura della Repubblica”. Esprime invece “grande soddisfazione” per l’assoluzione di Salvini la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: per la premiere si tratta di “un giudizio che dimostra quanto fossero infondate e surreali le accuse rivoltegli”.
(articolo in aggiornamento)