Il decesso dopo le misure
Accoltellato dal branco a Treviso, è morto il 22enne Francesco Favaretto: arrestati tre giovani
L'aggressione lo scorso 12 dicembre. Era stato accoltellato e colpito anche con una bottiglia rotta. Questa mattina gli arresti di un 15enne, di un 18enne e di un 19enne
Cronaca - di Redazione Web
Non ce l’ha fatta Francesco Favaretto, il 22enne accoltellato lo scorso 12 dicembre a Treviso. A comunicare il decesso l’Ulss trevigiana in un comunicato diffuso in tarda mattinata. Per l’aggressione al giovane tre persone erano state arrestate questa mattina, erano indagate per tentato omicidio e rapina pluriaggravata in concorso, accusa che ora si tramuterà in omicidio. A indagare sul caso la polizia.
L’aggressione si era consumata in via Castelmenardo. Almeno tre i fendenti al busto e al collo, anche con una bottiglia rotta. Il 22enne era poi stato picchiato violentemente a calci e pugni. Dalle indagini della Squadra Mobile era emerso come l’aggressione sia scattata nel tentativo da parte di gruppo di persone di rubare della droga e il telefonino alla vittima. I tre accusati sono un 15enne, un 18enne e un 19enne.
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La Polizia ha recuperato anche il cellulare della vittima che era stato buttato nel fiume. Fondamentali per le indagini anche le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona. Altri riscontri sarebbero stati trovati negli esiti delle perquisizioni domiciliari. Previsto mercoledì l’interrogatorio di garanzia per i giovani arrestati.
“Esprimo soddisfazione, e ringrazio il Questore Alessandra Simone e la Squadra Mobile della Questura di Treviso, per il grande lavoro svolto nelle indagini – aveva dichiarato Mario Conte, sindaco di Treviso, dopo gli arresti – L’impegno e la rapidità nel risalire agli autori di questo drammatico fatto rappresentano un esempio concreto di dedizione al servizio della sicurezza dei cittadini e alla tutela della giustizia”.
“Ringrazio anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Venezia. L’episodio di violenza, che ha scosso la nostra comunità, non può e non deve essere tollerato. Il risultato di queste indagini è un segnale tangibile del fatto che Treviso non arretra di un centimetro di fronte a chi vuole minare la serenità del nostro territorio”.