Magistratura
Santalucia annuncia l’addio alla guida dell’ANM: “L’obiettivo di chi ci attacca è controllare le Procure”
Si vota a fine gennaio. "Solo nei regimi illiberali i processi si concludono sempre con le condanne". L'annuncio del Presidente
Giustizia - di Redazione Web
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) Giuseppe Santalucia ha annunciato in un’intervista a Il Corriere della Sera che non si ricandiderà alle elezioni dopo quattro anni al vertice del sindacato delle toghe. Occasione anche per ribadire posizioni e stoccare più di una bordata alla politica, in tempi di scontro piuttosto serrato con la magistratura. Contro una riforma della Giustizia del governo che ha definito come “un progetto che serve a introdurre forme di condizionamento della magistratura. Lo dimostrano le reazioni alle sentenze di questi giorni, da dove si evince che la terzietà del giudice c’è già e funziona. Le polemiche giovano a perseguire il vero fine della riforma, che è il controllo soprattutto dei pm, per incidere sulla scelta di quali processi si debbano fare e quali no”.
L’annuncio di Santalucia arriva dopo mesi di scontri frontali con il governo Meloni, dopo le due assoluzioni pesantissime del segretario della Lega Matteo Salvini nel processo Open Arms e dell’ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi nel processo Open, dopo che le Camere Penali hanno parlato di “uso politico dello strumento giudiziario” in diversi casi. Santalucia ha commentato che “i giudici valutano prove e fatti ed emettono un giudizio in linea con quanto emerso dai processi. Ma un’assoluzione non significa che il processo non andava fatto; solo nei regimi illiberali, in cui i pubblici ministeri sono orientati dal potere e i giudici non si permettono di dissentire, i processi si concludono sempre con le condanne”.
- Santalucia archivia il Palamaragate: il correntismo riguarda una ‘sparuta minoranza’…
- I penalisti si scagliano contro l’Anm: “Le toghe diventano agit-prop”
- Toghe e Forza Italia contro il dl inutile: “Così il carcere diventa criminogeno”
- “Carriere separate uno spot elettorale, la riforma Nordio non andrà in porto”, intervista a Caiazza
Santalucia ha difeso lo sciopero contro la separazione delle carriere, l’opposizione alla Giornata per le vittime degli errori giudiziari, quella a una riforma per far pagare i danni ai magistrati che non arrivano a condanna – proposta di Salvini che ha trovato d’accordo anche altri parti politiche. “Sono tutte forme surrettizie per arrivare all’esito sotteso alla separazione delle carriere di pm e giudici: controllare e condizionare il pm, che, rischiando una richiesta di danni a fronte a un’eventuale assoluzione, finirà per chiedersi chi glielo fa fare”.
Per le elezioni in ANM si voterà a fine gennaio. Si sceglieranno presidente, segretario e vicepresidente. Il Dubbio riportava alcune indiscrezioni secondo le quali sarebbe Claudio Galoppi, segretario di “Magistratura Indipendente”, il favorito alla presidenza, e Giovanni Zaccaro alla carica di segretario. Ipotesi smentita dalla sinistra giudiziaria. “La magistratura – si legge – si sente sotto attacco da parte del governo e della maggioranza, tra le riforme approvate, come il ddl penale Nordio, e quelle in cantiere, come la separazione delle carriere e gli interventi sulle intercettazioni. Senza dimenticare le accuse di presunti complotti ai danni di politici sgraditi. Così, secondo questa interpretazione, chi andrà a votare a gennaio potrebbe cercare figure in grado di non scendere a compromessi con il legislatore”.