La guerra in Medio Oriente

Juma e Ali: i gemelli morti di freddo a Gaza, l’Oms a Israele: “Ospedali come campi di battaglia, cessate il fuoco”

Erano nati da una ventina di giorni. Il padre: "I miei figli stanno morendo davanti ai miei occhi, a nessuno importa". Le temperature fino a 10 gradi sotto zero: le vittime di ipotermia

Esteri - di Redazione Web

30 Dicembre 2024 alle 13:24

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Imam Islam Abu Suaied holds the body of 20-day-old Jomaa al-Batran , who died from hypothermia, before the funeral at Al-Aqsa Martyrs Hospital in central Gaza, Sunday, Dec. 29, 2024. Jomaa’s twin brother, Ali, remains in intensive care, as local health officials report at least three other infant deaths from the cold in recent weeks. (AP Photo/Abdel Kareem Hana) Associated Press/LaPresse
Imam Islam Abu Suaied holds the body of 20-day-old Jomaa al-Batran , who died from hypothermia, before the funeral at Al-Aqsa Martyrs Hospital in central Gaza, Sunday, Dec. 29, 2024. Jomaa’s twin brother, Ali, remains in intensive care, as local health officials report at least three other infant deaths from the cold in recent weeks. (AP Photo/Abdel Kareem Hana) Associated Press/LaPresse

Juma era morto ieri, a causa del freddo in una tenda nel campo profughi di Deir Al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. E oggi è morto Ali Al-Batran, suo fratello gemello. Erano bambini, neonati: venuti alla luce neanche un mese fa, avevano venti giorni. Sei i bambini morti in una settimana per il freddo. Quelli di cui si ha notizia: perché nella guerra, l’indisponibilità di risorse e strutture, l’inaccessibilità ai media, le stime sono necessariamente parziali. Secondo le ultime del ministero della Sanità controllato da Hamas, dall’inizio dell’offensiva dello Stato Ebraico sono 45mila 541 i morti e 108.338 i feriti nella Striscia. E le trattative per un cessate il fuoco intanto sono ferme al palo.

A dare la notizia della morte dei due gemelli l’agenzia palestinese WAFA. Appena qualche giorno fa, quattro bambini di età compresa tra i quattro e i 21 giorni sono morti a causa del freddo. Juma e Ali erano nati prematuri. Yehia, il padre, aveva raccontato al Times of Israel che la temperatura la notte arriva anche a 10 gradi sotto zero e di essersi svegliato e di aver trovato morto il primo, con la testa “fredda come ghiaccio. Non c’è elettricità. L’acqua è fredda e non c’è gas, riscaldamento o cibo. I miei figli stanno morendo davanti ai miei occhi e a nessuno importa”, aveva detto ad Al Jazeera prima delle morte dell’altro gemello.

Le operazioni di Israele negli ospedali

Le forze israeliane nelle ultime ore hanno colpito anche gli ospedali di al-Ahli a Gaza City e poi l’al-Wafaa, nella parte occidentale della città, dopo le operazioni a Kamal Adwan. Anche il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato un appello a Israele per interrompere i raid militari sugli ospedali di Gaza. “Sono tornati a essere campi di battaglia e il sistema sanitario è gravemente minacciato – ha scritto Ghebreyesus in un post su X – Ripetiamo: fermate gli attacchi agli ospedali. La gente di Gaza ha bisogno di accedere all’assistenza sanitaria. Gli operatori umanitari hanno bisogno di accedere per fornire assistenza sanitaria. Cessate il fuoco!“.

 

Amnesty International ha intanto richiesto il rilascio immediato e senza condizioni di Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan a Gaza City. “Siamo “Siamo estremamente preoccupati per la sorte e il benessere del dottor Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan, detenuto dalle forze israeliane insieme ad altre persone durante un raid nell’ospedale il 27 dicembre – ha scritto Amnesty Medio Oriente e Africa in un post su X – Per mesi, il dottor Abu Safiya è stato la voce del settore sanitario decimato di Gaza, appellandosi alla protezione del suo ospedale e lavorando in condizioni disumane, anche in seguito all’uccisione di suo figlio”.

Le forze israeliane negli utlimi giorni hanno arrestato oltre 240 palestinesi, tra cui decine di componenti dello staf medico di Kamal Adwan, uno degli ultimi funzionanti nella Striscia, che si trova a Beit Lahia, quasi completamente evacuato la settimana dall’esercito israeliano in un’operazione denunciata anche dalle Nazioni Unite. Arresti, parti danneggiate o bruciate, interrogatori, fermi. L’esercito aveva condotto nella zona una massiccia serie di bombardamenti per colpire Hamas. Le Forze di difesa israeliane (Idf) e lo Shin Bet hanno fatto sapere intanto che 14 membri di Hamas, tra cui sei che avevano partecipato ai massacri del 7 ottobre 2023 che hanno scatenato la guerra, sono stati eliminati in una serie di operazioni il mese scorso.

 

30 Dicembre 2024

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