Il caso dell'anarchico

Valitutti indagato: “Si è mobilitato per Cospito”

L’anarchico, costretto su una sedia a rotelle, sotto accusa a Torino per istigazione a delinquere per alcune interviste a difesa dell’antagonista

Giustizia - di Frank Cimini

10 Gennaio 2025 alle 19:30

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Foto Cecilia Fabiano/LaPresse
Foto Cecilia Fabiano/LaPresse

Pasquale Valitutti, uno dei militanti anarchici più rappresentativi in Italia, è indagato a Torino per istigazione a delinquere aggravata dalla finalità terroristica. Questo emerge del tribunale del Riesame di Torino che ha accolto l’impostazione dei pm

. Il nome di Valitutti compare in un procedimento per i disordini nel centro storico di Torino avvenuti il 4 marzo 2023 durante un corteo convocato nell’ambito della mobilitazione della galassia antagonista a favore di Alfredo Cospito, l’anarchico impegnato in uno sciopero della fame per protestare contro il regime carcerario del 41 bis cui è tuttora sottoposto.

A Valitutti, che da tempo è costretto su una sedia a rotelle, non si contesta partecipazione diretta ai tumulti. Gli sono state fatali invece le parole pronunciate durante alcune interviste rese agli organi di informazione nelle settimane precedenti. I giudici, accogliendo un ricorso della procura, hanno stabilito che, alla luce del “contesto storico e politico” del momento, “la chiarezza letterale delle sue esternazioni dell’auspicare reazioni violente contro le istituzioni”.

Valitutti paga per l’appoggio allo sciopero della fame di Cospito ritenuto in sostanza scopo di terrorismo e paga ancora per la sua presenza a in questura a Milano la notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1969 in una stanza attigua a quella dell’interrogatorio di Pinelli. Valitutti ha sempre detto che il commissario Calabresi mai uscì dal suo ufficio. Non glielo hanno mai perdonato e continuano a non perdonarglielo. Una storia di democratura.

10 Gennaio 2025

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