È morto Oliviero Toscani: addio al fotografo dell’arte e della moda di fama mondiale. Era ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Cecina da venerdì scorso, quando le sue condizioni erano peggiorate. A farlo sapere la famiglia in un comunicato. “Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali”, si legge nella nota firmata dalla moglie Kirsti e dai figli.
Malato da tempo, il fotografo milanese di fama internazionale aveva parlato negli ultimi tempi della sua salute. Due anni fa gli era stata diagnosticata una malattia incurabile, l’amiloidosi. “Non so quanto mi resta da vivere”, aveva dichiarato la scorsa estate spiegando di essersi sottoposto a una terapia sperimentale. “Sto vivendo un’altra vita – aveva raccontato in un’intervista a Il Corriere della Sera – Vengo da una generazione, quella di Bob Dylan, dove eravamo forever young, il pensiero di invecchiare proprio non c’era. Fino al giorno prima di essere così, lavoravo come se avessi 30 anni. Poi una mattina mi sono svegliato e all’improvviso ne avevo 80″. Viveva a Casale Marittimo, in provincia di Pisa. Ha ricevuto in ospedale la visita del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
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Le amiloidosi sono un gruppo di malattie rare causate dall’accumulo di proteine, prodotte dal nostro organismo, che si depositano negli organi vitali sotto forma di piccole fibre e li danneggiano. Circa 800 persone si ammalano ogni anno in Italia di amiloidosi sistemica secondo i dati del Centro per lo studio delle amiloidosi sistemiche. Il fotografo aveva confessato di non aver paura di morire: “Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero”.
Toscani ha 82 anni, figlio del primo fotoreporter del Corriere della Sera, ha lavorato per Esprit, Chanel, Robe di Kappa, Fiorucci, Prenatal, Jesus, Inter Football Club, Snai, Toyota, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Ambiente e della Salute, Artemide, Woolworth, Crocerossa Italiana, Regione Calabria, Fondazione Umberto Veronesi e tanti altri. Ha partecipato a campagne di interesse e impegno sociale dedicate alla sicurezza stradale, all’anoressia, alla violenza contro le donne, al degrado del paesaggio italiano, all’osteoporosi, al randagismo, all’integrazione.