Che si tratti di uno degli attori italiani più talentuosi della sua generazione è fuori discussione. A 40 anni ha già interpretato Fabrizio De Andrè, Diabolik, il cattivo più riuscito degli ultimi anni del cinema italiano, un film di Claudio Caligari, altri con Saverio Costanzo, Paolo Virzì, i fratelli Taviani. Doppiaggio, televisione, teatro. Luca Marinelli in questi giorni è al centro dell’attenzione mediatica per la sua interpretazione, nel ruolo del protagonista, di Benito Mussolini, duce del fascismo e dittatore d’Italia, nella serie tv M- Il Figlio del Secolo.
“Sospendere il giudizio – ha dichiarato in un’intervista a Il Corriere della Sera – avvicinarsi il più possibile a quest’anima alla quale devi dare un corpo, che sia un personaggio della realtà o della fantasia. In questo caso è stata una cosa per me veramente dolorosa, veramente forte, che naturalmente mi aspettavo, ma non pensavo di vivere con tanta intensità. Non mi volevo avvicinare a Mussolini e purtroppo ho dovuto farlo”. Parole che hanno fatto molto discutere. I primi due episodi della serie diretta dal regista Joe Wright sono andati in onda venerdì scorso, hanno diviso, provocato entusiasmo in alcuni, scatenato la rabbia di simpatizzanti e nostalgici del fascismo: dettaglio che ci rende l’attore simpatico a prescindere.
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Bocciato due volte, diplomato al liceo classico, figlio del doppiatore Eugenio Marinelli, prima un corso di sceneggiatura e recitazione con Guillermo Glanc, quindi il diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Prima del grande cinema alcune produzioni televisive, tra apparizioni e veri e propri ruoli: Ricomincio da me, I Cesaroni, Provaci ancora prof!3. Una su tutte, dal valore più personale che artistico, la miniserie TV Maria di Nazaret del 2012: sul set conosce Alissa Jung, attrice tedesca, diventata sua compagna, dal 2018 sua moglie. La coppia vive a Berlino, in Germania.
L’arrivo al grande cinema arriva grazie al teatro: a una replica di Sogno di una notte di mezz’estate di Carlo Cecchi viene notato dal regista Saverio Costanzo. Diventa il protagonista di La solitudine dei numeri primi, tratto dall’omonimo romanzo vincitore del Premio Strega di Paolo Giordano. Ingrassa fino a 99 chili, il film fu selezionato per il Festival di Venezia. Marinelli diventa noto al grande pubblico. A seguire L’ultimo terreste, regia del fumettista GIPI, e Tutti i santi giorni, di Paolo Virzì. Piccolissima l’apparizione nel film Premio Oscar di Paolo Sorrentino La grande bellezza.
L’anno del salto in alto definitivo è il 2015 con due grandi produzioni. Non essere cattivo: l’ultimo film di Claudio Caligari, regista di culto, interpretato in coppia con l’altro protagonista Alessandro Borghi: nasce in questo caso un sodalizio, una coppia di attori-amici, leader del cinema italiano di questi anni. Si ritroveranno nel 2022 nell’emozionante Le otto montagne, diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, tratto dal romanzo vincitore del Premio Strega di Paolo Cognetti. La storia di un’amicizia, e forse non è un caso.
Più mainstream e ugualmente l’impatto l’interpretazione dello “Zingaro“, il cattivo del film Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. Otto David di Donatello, tre Nastri d’Argento, quattro Ciak d’Oro. Altri film tratti da romanzi sono Una questione privata, di Paolo e Vittorio Taviani, tratto dall’omonima opera di Beppe Fenoglio, e Martin Eden, dall’opera di Jack London, diretto da Pietro Marcello: un’interpretazione che gli è valsa la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alle 76esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 2019.
Le sue parole alla premiazione: “Grazie al mio regista per la sua onestà e coraggio, mi ha dato fiducia e mi ha regalato questa avventura, tutto il cast e la troupe, Napoli che si è donata corpo e immagine a questo film. Vorrei ringraziare fratelli, sorelle, maestri e maestre e poi vorrei ringraziare mia moglie e i miei due figli che accarezzano la mia anima con i loro sorrisi. Ho questo premio tra le mani grazie a Jack London che ha creato questo meraviglioso marinaio in cerca della verità. Per questo voglio dedicare a tutte le persone splendide che sono in mare a salvare persone che fuggono da situazioni terribili e per evitare che facciamo figure pessime con noi stessi e con il mondo. Viva l’umanità e viva l’amore”.
Grandissime aspettative, deluse per una fetta della critica, due anni prima per l’interpretazione di Fabrizio De André – Principe Libero, un’esperienza comunque di grande impatto. Poco entusiasmo ha suscitato invece Diabolik, diretto dai Manetti Bros, adattamento del terzo albo della prima serie a fumetti su ladro più famoso dei fumetti. L’ultima esperienza prima di M era stato il doppiaggio del film d’animazione della Disney Mufasa, spinoff della storia di Simba, il Re Leone. Marinelli è comparso anche nel videoclip della canzone di Giorgio Poi, Niente di strano, diretto da Francesco Lettieri.