"Non si sono prove credibili"

Cuba fuori dalla lista dei Paesi terroristi per gli USA: la decisione di Biden prima del ritorno di Trump

Ad aggiungere l'isola nella lista era stato Trump nel suo primo mandato. Le trattative mediate dal Vaticano, l'Avana ha subito rilasciato 533 prigionieri

Esteri - di Redazione Web

15 Gennaio 2025 alle 11:43

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Cuban and American flags fly in the wind outside the American embassy in Havana, Cuba, Tuesday, Jan.14, 2025. (AP Photo/Ariel Ley)
Cuban and American flags fly in the wind outside the American embassy in Havana, Cuba, Tuesday, Jan.14, 2025. (AP Photo/Ariel Ley)

Cuba sarà eliminata dalla lista dei Paesi sostenitori del terrorismo degli Stati Uniti. Lo ha annunciato l’amministrazione statunitense del Presidente democratico uscente Joe Biden. Immediata la risposta de L’Avana che ha rilasciato 533 prigionieri detenuti per “diversi crimini”. Secondo diversi media la decisione sarebbe parte proprio di un accordo per la liberazione di detenuti politici arrestati a Cuba dopo le proteste del luglio 2021.

E arriva a pochi giorni dal ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, era stato proprio il tycoon nel suo primo mandato a includere Cuba nella lista nelle ultime settimane da Presidente. Per l’amministrazione Biden “non ci sono prove credibili” per ritenere che Cuba sia impegnata a sostenere movimenti terroristici. Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez ha comunque chiarito che il passo di Washington è nella “giusta direzione ma l’embargo rimane”. L’embargo sull’isola è in vigore dal 1962.

La trattativa sarebbe stata condotta con la mediazione del Vaticano, che aveva spinto in questa direzione alla conferenza dei vescovi degli Stati Uniti. La decisione dovrà essere notificata al Congresso. Quello che è certo è che la cancellazione della lista permetterebbe una ripresa di investimenti di banche e aziende statunitensi che negli ultimi anni erano stati complicati. Non è escluso che Trump possa compiere un ulteriore passo indietro una volta tornato in carica.

All’epoca dell’aggiunta nella lista, il tycoon aveva citato tra le motivazioni il sostegno al presidente del Venezuela Maduro e il rifiuto di estradare i ribelli colombiani. “La decisione è inaccettabile nel merito – ha dichiarato il senatore repubblicano Ted Cruz, nella Commissione Esteri del Senato – Il terrorismo promosso dal regime cubano non è cessato. Lavorerò con il presidente Trump e i miei colleghi per invertire immediatamente e limitare i danni derivanti dalla decisione”. Nessun commento da parte di Marco Rubio, prossimo segretario di Stato dell’amministrazione Trump, di origini cubane.

15 Gennaio 2025

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