La ruspa di Zaia si abbatte sulla Lega. “Il blocco al terzo mandato è un’anomalia tutta nostra – ha tuonato il governatore veneto – e che riguarda un centinaio di sindaci e alcuni governatori, compreso il sottoscritto. La motivazione è: così si evita che si creino dei centri di potere. Cosa che però non vale per esempio per deputati, senatori e ministri e tanti altri incarichi istituzionali. Trovo assurdo e inaccettabile che si utilizzi questa motivazione dei centri di potere, ma ancora peggio che tali osservazioni arrivino da gente che è 30 anni che sta in Parlamento”.
In sintesi, in assenza di un accordo politico Zaia è pronto a correre da solo. “Ho sempre avuto un approccio da amministratore delegato e per prima cosa vengono il Veneto e i veneti – ha detto – poi la Lega che è il mio partito e io sono sempre stato un uomo di squadra”. “Se mai dovesse arrivare lo sblocco dei mandati io mi ricandiderei sicuramente, ma no a candidati calati dall’alto”.
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