L'ex leader 5 Stelle
Luigi Di Maio resta nel Golfo, riconfermato come inviato Ue per due anni: Meloni non si oppone

Luigi Di Maio è atteso ad un bis. L’ex vicepresidente della Camera, vicepremier e ministro del Lavoro nel governo Conte 1, degli Esteri nel governo Conte 2 e nel governo Draghi, sarà riconfermato nel suo incarico di inviato speciale dell’Unione europea per il Golfo.
Una nomina prossima alla scadenza che è stata riconfermata dai rappresentanti dei 27 Stati membri del Political and Security Committee (Psc): l’ex leader politico del Movimento 5 Stelle, prima di una rovente spaccatura che portò “Giggino” e i suoi parlamentari fedelissimi a mollare Conte per presentarsi alle elezioni politiche del 2022 col neonato movimento “Impegno Civico” (racimolando appena lo 0,6%), rimarrà al suo posto per altri due anni, fino alla fine di febbraio 2027.
A scriverne oggi è Il Foglio, che sottolinea come l’esecutivo italiano presieduto dalla presidente Giorgia Meloni, pur non avendo fatto il suo nome, non ha posto alcun veto su Di Maio, spalleggiato nel 2023 per l’incarico nel Golfo soprattutto da Mario Draghi.
La decisione di rinnovare l’incarico biennale a Di Maio è stata riferita a Meloni dall’Alto rappresentante per la Politica estera dell’Unione Europea, l’estone Kaja Kallas. Nella lettera Kallas scrive: “L’eccellente prestazione dell’Eusr per il Golfo, Luigi Di Maio, ha rappresentato un grande contributo nel far avanzare la cooperazione Eu-Gcc. Ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo di entrambe le cooperazioni regionale e bilaterale con i Paesi del Golfo nel campo delle consultazioni politiche, dei dialoghi sulla sicurezza, sul commercio e investimenti, energia verde e relazioni people-to-people”. Secondo Kallas “la sua presenza è stata determinante per il successo del Summit Eu-Gcc. Propongo pertanto di prorogare il mandato di Luigi Di Maio per altri due anni, dal 1° marzo 2025 al 28 febbraio 2027”.
Di Maio rimarrà dunque al suo posto come rappresentante speciale per quella regione dell’oceano Indiano su cui si affacciano Paesi come Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Iran. Promuoverà gli interessi e le relazioni europei in quella regione del mondo, nel caso specifico si interesserà in particolare del dossier energetico e di sicurezza.