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Separazione delle carriere, Anm in rotta col governo sulla giustizia: il 27 febbraio magistrati in sciopero

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

I magistrati vanno allo scontro frontale col governo Meloni dopo il primo sì della Camera alla separazione delle carriere. Il Consiglio direttivo dell’Associazione nazionale magistrati, riunito oggi a Roma, ha infatti indetto lo sciopero il 27 febbraio prossimo contro la riforma della Giustizia firmata dal Guardasigilli Carlo Nordio.

Non solo. L’Associazione nazionale magistrati, per manifestare in maniera chiara l’opposizione alla riforma, intende partecipare alle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario indossando la toga e una coccarda tricolore e abbandonare l’aula “in forma composta”, con toga indosso e Costituzione alla mano, nel momento in cui il ministro della Giustizia Carlo Nordio o un suo rappresentante prenderanno la parola, “salvo ragioni istituzionali lo impediscano”.

Gesti che evidenziano un clima tesissimo con l’esecutivo Meloni e col ministro della Giustizia dal sindacato delle toghe guidato da Giuseppe Santalucia (a fine mandato: si vota il 26, 27 e 28 gennaio): tra le iniziativa deliberate dall’Anm anche quella che vedrà i magistrati, prima dell’inizio della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, si raccolgano all’esterno mostrando cartelli sui quali saranno trascritte frasi tratte da un testo significativo sul valore della Costituzione.

Subito dopo invece i presidenti delle Ges locali che interverranno alle cerimonie inaugurali, prendendo la parola, daranno lettura di quelle stesse frasi all’inizio dei loro interventi programmati e ne spiegheranno pubblicamente in sintesi il senso, illustrando le ragioni della protesta e della presenza in toga.