La nomina

Giovanni Amoroso Presidente della Corte Costituzionale: “Grave la situazione delle carceri, Europa stella polare”

Facente funzioni dopo l'addio di Barbera, resterà in carica fino al novembre 2026. Sulla riforma della Giustizia: "Non giova al Paese che ci si sia una situazione, non dico di conflitto, ma di non armonia. Ma qui la Corte controlla la costituzionalità delle leggi"

Giustizia - di Redazione Web

21 Gennaio 2025 alle 18:16

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FOTO DA IMAGOECONOMICA
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Giovanni Amoroso ha assicurato in conferenza stampa che “il mio impegno sarà assoluto”. È lui il nuovo presidente della Corte Costituzionale, il successore di Augusto Barbera che aveva terminato il suo incarico al vertice della Consulta lo scorso 21 dicembre. Amoroso ha parlato della Costituzione come della “bussola” dei giudici costituzionali e dell’Europa come di una “stella polare”. Resterà in carica fino al 13 novembre 2026, ha nominato come vice Francesco Viganò e Luca Antonini. Secondo quanto si apprende ha avuto una telefonata con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che gli ha augurato buon lavoro.

Amoroso ha 76 anni, originario di Mercato San Severino, in provincia di Salerno. È stato eletto nella camera di consiglio che si è tenuta a Palazzo della Consulta. Nominato magistrato nel 1975, è stato pretore penale a Bergamo, pretore del Lavoro a Roma, assegnato all’Ufficio del Massimario della Corte di cassazione nel 1984 prima come magistrato di tribunale e quindi come magistrato d’appello. È stato assistente di studio a tempo pieno dei giudici costituzionali Renato Granata e Franco Bile, entrambi diventati Presidenti.

Dal 2000 è stato nominato Consigliere di Cassazione, prima assegnato alla Terza Sezione Penale e quindi alla Sezione Lavoro. Dal marzo 2006 è stato designato componente delle Sezioni Unite civili della Corte di Cassazione e nel 2013 è diventato Direttore aggiunto dell’Ufficio del Massimario della Corte, di cui è diventato direttore. Nominato Presidente di sezione della Corte e assegnato alla Sezione Lavoro, nel 2015 è stato destinato anche alle Sezioni Unite Civili come presidente di sezione non titolare. È stato eletto giudice costituzionale dalla Corte di cassazione il 26 ottobre 2017, ha giurato il 13 novembre 2017, è Vice presidente dal 12 dicembre 2023. Prima di essere eletto ha svolto il ruolo di presidente facente funzioni, dopo la fine del mandato di Barbera.

Amoroso in conferenza stampa ha già affrontato diversi temi di attualità: ha parlato di Pma e fine vita, dai giudici mancanti per nomina del Parlamento alla riforma della giustizia. Su procreazione medicalmente assistita e fine vita ha ammesso: “Passi indietro è un po’ difficile che si possano ipotizzare ma poi c’è sempre da confrontarsi con il contesto”. Sulla riforma della Giustizia ha riconosciuto come “non giova al Paese che ci si sia una situazione, non dico di conflitto, ma di non armonia. Non giova alla serenità del Paese e ci sono vari fronti. Ma qui la Corte ha un ruolo specifico. Questo appartiene alla politica. La Consulta controlla la costituzionalità delle leggi”.

E sul ritardo del Parlamento nella nomina dei quattro giudici costituzionali mancanti: “Ci aspettiamo e sicuramente sarà così che dal Parlamento verranno nominati giudici di assoluto livello, che dopo il giuramento si spogliano della loro provenienza” perché poi “c’è la sintesi della camera di consiglio”. Amoroso ha riconosciuto il “problema grave” del sovraffollamento delle carceri.

21 Gennaio 2025

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