I primi effetti della tregua

Tregua a Gaza: come prosegue lo scambio di ostaggi e quali sono i prossimi punti dell’accordo

La tregua a Gaza, la liberazione dei primi ostaggi israeliani e dei detenuti palestinesi: tra i rilasciati è confermata la presenza della storica attivista palestinese Khaleda Jarrar

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

21 Gennaio 2025 alle 14:00

Condividi l'articolo

Israeli Army via AP – Associated Press / LaPresse
Israeli Army via AP – Associated Press / LaPresse

La gioia, gli abbracci, il pianto liberatorio. E la volontà di non dimenticare chi è ancora ostaggio di Hamas. La volontà di Emily Damari, Doron Steinbrecher e Romi Gonen, i primi tre ostaggi israeliani liberati l’altra notte da Hamas. Emily Damari dice di essere «la persona più felice del mondo», come riportato dal Time of Israel, appena liberata dalla prigionia di Hamas ieri, 15 mesi dopo essere stata rapita dalla sua casa nel kibbutz Kfar Aza il 7 ottobre 2023. «Amore, amore, amore», scrive Damari in un post su Instagram. «Mi esplode il cuore di eccitazione. Sono tornata alla mia amata vita»: Emily Damari ringrazia amici e familiari, pubblicando anche l’emoji che rappresenta la sua nuova mano con due dita amputate, a causa dell’attacco di Hamas il 7 ottobre.

“Emily sta molto meglio di quanto ci aspettassimo”. Lo afferma sua madre, Mandy Damari in una dichiarazione rilasciata tramite il Forum delle famiglie degli ostaggi e riportata dal Times of Israel. “Ieri (domenica,ndr) ho finalmente potuto abbracciare Emily, proprio come avevo sognato di fare per molto tempo”, ha detto ringraziando tutti coloro che hanno offerto incrollabile supporto negli ultimi 15 mesi. “Siete tutti parte integrante della famiglia di Emily”. “È stata una grande gioia intravedere, insieme al resto del mondo, la forza, la determinazione e il carisma di Emily quando è stata rilasciata”, ha continuato. “Per usare le parole di Emily, è la donna più felice del mondo; ha ripreso in mano la sua vita”. Elogiando la “straordinaria resilienza” di sua figlia, Mandy ha comunque sottolineato che la sua strada verso la guarigione è comunque “appena iniziata”, chiedendo privacy per Emily e il resto della sua famiglia. Mandy ha poi ricordato che 94 ostaggi sono ancora prigionieri di Hamas e ha chiesto di garantire che il cessate il fuoco rimanga intattofinché l’ultimo degli ostaggi non tornerà a casa dalle proprie famiglie”.

Le immagini, diffuse sui media internazionali, sulla liberazione a tarda notte di domenica dei 90 detenuti palestinesi, donne e minori, mostrano la gioia dei familiari all’uscita dalla prigione di Ofer in Cisgiordania. Tra i rilasciati è confermata la presenza della storica attivista palestinese Khaleda Jarrar, che è stata accolta a Ramallah. Jarrar è un personaggio storico dell’attivismo palestinese: 62 anni, è una componente di spicco del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, organizzazione attiva fin dagli anni ‘60. Attivista per la difesa dei diritti umani e che proprio sui diritti dei detenuti palestinesi ha guidato importanti battaglie, è stata deputata, eletta al Parlamento palestinese nel 2006 e nell’ultimo decennio è stata a più riprese arrestata e rilasciata, sebbene mai condannata per coinvolgimento diretto nelle azioni militari del Fronte Popolare.

L’agenzia di protezione civile a Gaza, gestita da Hamas, stima che più di 10.000 cadaveri siano ancora sotto le macerie degli edifici distrutti. In un aggiornamento sull’impatto della guerra nella Striscia negli ultimi 15 mesi, ripreso da Bbc, l’agenzia afferma di non essere «riuscita a trovare alcuna traccia» di circa 2.840 persone uccise a causa delle temperature estremamente elevate prodotte dalle armi dell’esercito israeliano. Gaza, per non dimenticare.

21 Gennaio 2025

Condividi l'articolo