Ucraina, Trump prepara la telefonata con Putin e avverte: “Fermi la guerra ridicola o dazi alla Russia”

Mentre sono in corso i “preparativi interni” da parte di Mosca per una telefonata traVladimir Putin e il presidente americano Donald Trump, il neo-eletto leader della Casa Bianca manda messaggi contrastanti sull’impegno statunitense in Europa e per l’Ucraina.

Con un post sul social Truth il tycoon ha sottolineato che “se non facciamo un accordo, e se non lo facciamo presto, non ho altra scelta che introdurre tasse e dazi, sanzioni a un alto livello su qualsiasi cosa sia venduto dalla Russia agli Stati Uniti e a diversi altri Paesi partecipanti”.

Dunque sono i dazi l’arma che Trump minaccia contro il Cremlino, un trattamento non diverso da quello riservato a Messico, Canada e Cina.

Trump poi si rivolge direttamente a Putin a cui chiede “un grande favore” suggerendogli di “trovare ora una soluzione e fermare questa guerra ridicola! Non potrà che peggiorare”. Per smorzare la tensione quindi il presidente dice di “non voler fare del male alla Russia, amo i russi e ho sempre avuto con Putin relazioni molto buone”. “Chiudiamo questa guerra che, se fossi stato presidente, non sarebbe mai iniziata. Possiamo farlo nel modo facile o in quello difficile. E quello facile è sempre il migliore. È il momento di fare un accordo. Non devono essere perse altre vite umane”, l’appello del presidente Usa.

Bastone e carota dunque da parte di Trump, che d’altra parte non hai mai nascosto la volontà di un disimpegno, economico e militare, in Ucraina. Lo sa bene il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, in un’intervista a Bloomberg dal Forum economico di Davos, ricorda che qualsiasi forza di peacekeeping in Ucraina dovrà includere gli Stati Uniti dato che gli alleati europei non hanno abbastanza soldati da rappresentare un deterrente realistico per Putin.

A confermare la volontà di Trump di giungere ad una fine rapida del conflitto in corso in Ucraina da quasi tre anni è il nuovo segretario di Stato americano, Marco Rubio, in un’intervista alla Cbs. L’amministrazione Trump mira a porre fine alla guerra in Ucraina in modo “sostenibile”, ovvero affinché non ne scoppi una nuova nel giro di pochi anni, ha spiegato il “falco” del Partito Repubblicano convertitosi al trumpismo.

“Il conflitto deve finire, e la politica degli Stati Uniti è che vogliamo che finisca, vogliamo fare tutto il possibile per far sì che finisca. Ci impegneremo e faremo in modo che finisca in modo sostenibile, il che significa che non vogliamo semplicemente che il conflitto finisca per poi riprendere tra due, tre o quattro anni. Vogliamo portare stabilità”, ha affermato Rubio nell’intervista.