Punto Nave
È finito il tempo del piede in due staffe per il ministro Nordio
E' inammissibile che un presunto malfattore apicale venga rimpatriato con un volo di Stato: è come essersi fatti scappare un grosso capomafia e averlo poi riportato a casa con l’auto blu.
Politica - di Ammiraglio Vittorio Alessandro
Credo sia scaduto il tempo del ministro Nordio e della sua faticosa avventura con il piede in due staffe: quella del garantista datato e l’altra dell’ossequioso esecutore di strategie iper-punitive. Il punto di fine corsa è la scarcerazione del generale libico Almasri, accusato dalla Corte internazionale de L’Aia di crimini contro l’umanità, quale mafioso e scafista di alto rango.
Qualunque spiegazione di questa oscura vicenda non basterà a scagionare Nordio dalle proprie responsabilità: se Almasri è stato liberato per un errore procedimentale della polizia giudiziaria (la mancata informazione al governo, come asserisce la spiegazione ufficiale), il ministro non può che risponderne; se egli invece sapeva – e chissà che non sapesse – dovrà risponderne ancor di più. In ogni caso, è inammissibile che un presunto malfattore apicale venga rimpatriato con un volo di Stato: è come essersi fatti scappare un grosso capomafia e averlo poi riportato a casa con l’auto blu.