Nuovo porto assegnato: Ancona

Bambina di 7 anni rianimata in mare sulla nave Ocean Viking: il padre spedito dal governo a 3 giorni di viaggio

Roma allontana la Ocean Viking dalla zona di soccorso. Almeno tre giorni e mezzo di viaggio e altrettanti per tornare lì dove i barchini spariscono tra le onde senza testimoni.

Cronaca - di Angela Nocioni

29 Gennaio 2025 alle 17:00

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Foto Alessandro Garofalo/LaPresse
Foto Alessandro Garofalo/LaPresse

Il cuore di una bambina siriana di 7 anni ha smesso di battere sul ponte della nave Ocean Viking che l’aveva appena salvata insieme ad altri 92 naufraghi soccorsi in acque internazionali al largo di Malta.

L’abbiamo presa a bordo priva di sensi ed è andata in arresto cardiaco sul ponte. Dopo una prolungata rianimazione, con il supporto di tutto l’equipaggio a bordo, è stata evacuata con un elicottero militare a Malta con la madre e la sorella, suo padre rimane a bordo, vorremmo sapere se è viva” dice Rebecca, la responsabile dei medici della Sos Mediterranée da bordo. Per ben 45 minuti, un tempo lunghissimo, è stata sottoposta a pratiche di rianimazione finché il suo cuore è ripartito.

Qualche battito e poi s’è fermato di nuovo. Ha una patologia cardiaca. Con il padre della bambina e il resto dei sopravvissuti la Ocean Viking si sta dirigendo verso il porto di assegnato da Roma: Ancona. Almeno tre giorni e mezzo di viaggio e altrettanti per tornare lì dove i barchini spariscono tra le onde senza testimoni. “C’eravamo solo noi e la Sea Punk in zona operativa” dicono dalla nave. I sempre più frequenti casi di operazioni di soccorso che danno conto di cadaveri raccolti o scomparsi tra i flutti (tre bambini solo due notti fa) dipende anche e soprattutto dal maggior tempo che i naufraghi rimangono alla deriva perché le navi che potrebbero salvarli sono costrette da Roma a stare lontane dalle zone di salvataggio.

29 Gennaio 2025

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