Dopo le indagini
Perché Emis Killa si è ritirato da Sanremo, l’inchiesta sugli ultrà e l’addio: “Voglio un Festival in cui sia centrale la musica”
Il passo indietro del rapper: "Sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici". Carlo Conti: "Prendo atto con rammarico e comprendo"
News - di Redazione Web
Altro che ministri, parlamentari, c’è ancora qualcuno che ha la forza di fare un passo indietro, rinunciare a molta visibilità. Emis Killa ha deciso in poche ore di ritirarsi da Sanremo, il Festival della canzone che si terrà dall’11 al 15 febbraio 2025. Sarebbe stata la sua prima volta: una grande occasione, che a volte vale una carriera o gran parte di essa. Il rapper milanese si è ritirato dopo la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati dell’inchiesta “Doppia Curva” sulle tifoserie di Milano, di Inter e Milan, della Direzione Distrettuale Antimafia.
“Apprendo oggi dai giornali che sono indagato (a me è stato notificato esclusivamente il DASPO, che è un atto amministrativo e non penale) e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici – ha scritto in una stories su Instagram – Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare”.
Secondo quanto scritto da Il Corriere della Sera il rapper sarebbe indagato per associazione a delinquere dalla Procura di Milano. Sarebbe stato identificato con altre 14 persone dalle telecamere di sorveglianza mentre osservava il pestaggio di uno steward a San Siro prima di entrare in curva. Il DASPO firmato dal questore Bruno Megale ha una durata di tre anni. A Vimercate, nella sua casa, sarebbero state trovate nelle perquisizioni diversi coltelli, un taser, un tirapugni, uno sfollagente e oltre 40mila euro in contanti. Sotto i riflettori delle indagini anche i rapporti con Luca Lucci, ex capo degli ultrà del Milan, al momento in carcere per traffico internazionale di stupefacenti e tentato omicidio.
“Confido che tutto si risolverà al più presto, per il meglio, e spero di poter affrontare in futuro un Festival in cui a essere centrale sia la musica, poter portare la mia canzone, parlare solo di quella e divertirmi, come avrebbe dovuto essere quest’anno e come è giusto che sia per tutti gli Artisti che decidono di mettersi in gioco e partecipare alla gara”. Il direttore artistico Carlo Conti ha commentato la decisione del rapper sui social: “Prendo atto con rammarico della decisione di Emis Killa di ritirarsi da Sanremo. Comprendo il suo stato d’animo che non gli consente di vivere al meglio e con serenità la settimana di musica al festival”.
Emis Killa è il nome d’arte di Emiliano Rudolf Giambelli, ha 35 anni. Raccoglie 2,6 milioni di ascoltatori mensili su Spotify. Ha cominciato da ragazzino, attratto dalle rap battle che ha cominciato a praticare soprattutto al muretto di Milano. Ha vinto nel 2007 il contest di freestyle “Tecniche Perfette” – concorso culto per tutti gli appassionati di rap e freestyle battle. Ha cominciato a bucare l’attenzione grazie al mixtape Champagne e spine del 2010.
Ha pubblicato sei album in studio. Era già stato al centro di controversie per via di alcuni suoi testi, accuse dalle quali si è sempre difeso. A Sanremo avrebbe dovuto portare la canzone Demoni. “Ho pensato a lungo a come definirlo: parla di una notte d’amore. Può vuol dire tutto e niente, però”, aveva detto annunciando la sua partecipazione con il direttore artistico Carlo Conti. Non sarà rimpiazzato al Festival: i cantanti in gara saranno 29.