La sentenza in Corte d'Assise
Omicidio Francesco Pio Maimone, il 18enne ucciso agli chalet di Mergellina a Napoli: ergastolo a Francesco Pio Valda
L’omicidio del 18enne, estraneo alla lite incorso, ferito a morte da un colpo di pistola al petto. I genitori della vittima: "Deponete le armi"
Cronaca - di Redazione Web
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Condannato all’ergastolo Francesco Pio Valda, il 21enne accusato dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, 18enne ucciso con un colpo di pistola al petto a Mergellina, a Napoli. La sentenza è stata emessa questa mattina dalla Corte d’Assise di Napoli, prima sezione. Nessuno sconto per l’imputato, il pubblico ministero Antonella Fratello in sede di requisitoria aveva chiesto la condanna al carcere a vita. “Una sola parola volevo sentire: ergastolo. E ai ragazzi dico ancora ‘deponete le armi'”, ha detto, citata dall’ANSA, la madre di Maimone dopo la sentenza accolta con lacrime e un grido di gioia dall’aula.
Condanne anche per Alessandra Clemente, cugina di Valda, a due anni e sei mesi di reclusione; Salvatore Mancini, quattro anni; Giuseppina Niglio, nonna di Valda, a quattro anni e sei mesi di reclusione e a una multa di 6mila euro; a Pasquale Saiz, quattro anni di carcere. Oltre alle condanne, sono state emesse diverse assoluzioni “per non avere commesso il fatto” da alcuni capi d’accusa contestati per alcuni imputati e il “non doversi procedere” nei confronti della sorella di Francesco Pio Valda, la 24enne Giuseppina Valda “perché l’azione penale non doveva essere intrapresa”. Per Giuseppina Valda e Giuseppe Perna, 27 anni, i giudici hanno chiesto la fine delle misure cautelari cui erano sottoposti e la liberazione.
Di Valda si parla come di un baby boss, secondo gli inquirenti a soli 21 anni era, per la Dda, al vertice dell’omonimo gruppo malavitoso del quartiere Barra di Napoli. Dieci giorni fa gli erano stati inflitti 15 anni e 4 mesi per associazione mafiosa. È stato condannato a sei mesi di isolamento diurno. Quella notte tra il 19 e il 20 marzo 2023 al culmine di una lite esplose un colpo di pistola ad altezza d’uomo, che raggiunse al cuore Maimone, estraneo alla lite in corso esplosa a quanto ricostruito a causa di un paio di scarpe sporcate, morto tra le braccia di un amico in pochi minuti.