L'Italia secondo il ministro

Prigioni e intercettazioni: è il sogno di Piantedosi, un’Italia tra McCarthy e Honecker

Ma Piantedosi è stato scelto per questo. Le critiche gli scorrono sul vestito come acqua che non bagna. Propone lo Stato di polizia come si potrebbe proporre la riforma dei patti agrari

Politica - di Piero Sansonetti

6 Marzo 2025 alle 13:39

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Photo by Roberto Monaldo / LaPresse
Photo by Roberto Monaldo / LaPresse

Il ministro Piantedosi ha illustrato le sue idee su come dovrà essere l’Italia in una intervista a Repubblica. Ha spiegato che i pezzi forti della politica del suo ministero sono due: costruire nuovi Cpr e intercettare a tappeto (soprattutto, credo, i giornalisti scomodi, che in fondo non sono molti, e gli attivisti, specie quelli delle Ong). L’obiettivo di queste due operazioni – ideologicamente ispirate alla Germania comunista di Honecker (dove impazzava la polizia politica chiamata Stasi) o ai servizi segreti della vecchia Unione Sovietica (Kgb) – è quello di impedire che vengano soccorsi i naufraghi. E quindi ridurre gli sbarchi. E poi imprigionare quelli che sfuggono alla morte in mare.

Finora Piantedosi si è limitato ad inasprire le leggi e i trattati di Minniti e di Salvini e di Conte, con buoni risultati. Le stragi dei migranti in Libia avvengono con regolarità ed efficienza, ed è stato evitato l’incidente Almasri (il capo dei lager libici dove sono internati, torturati e talvolta uccisi i migranti) la cui mancata liberazione avrebbe potuto inceppare il meccanismo. Però non basta. Piantedosi sente il fiato sul collo di Salvini, che vorrebbe prendere il suo posto al Viminale, e deve dimostrare di sapere comportarsi in modo assai più spietato del suo predecessore capo. Del resto per lui è una cosa facile: c’è chi assicura che Salvini abbia dei sentimenti. Una recente Tac a Piantedosi, invece, è fallita perché i tecnici non sono riusciti a esaminare il cuore. Non lo hanno trovato.

Piantedosi rovescia tutto, come gli capita spesso. Dice: più intercettazioni. E sostiene con grande franchezza che lo scandalo “Paragon” non esiste, perché le intercettazioni realizzate da Paragon erano tutte autorizzate dall’autorità giudiziaria. Bisognerà capire cosa intendeva dire. Perché non è entrato nel merito. Quale autorità giudiziaria? Le Procure e i tribunali? Sicuramente no. Le Procure non usano Paragon per intercettare ma usano la polizia giudiziaria. Paragon è in dotazione ai servizi segreti e dunque al governo che li guida. I servizi segreti e il governo possono intercettare su autorizzazione della Procura generale di Roma. La Procura generale ha dato l’autorizzazione ad intercettare, ad esempio, il direttore di Fanpage Cancellato? E con quale scopo? Scoprire se la sua testata stesse preparando altri scoop che avrebbero potuto danneggiare Fratelli d’Italia? In questo caso non si tratterebbe di un abuso evidente, incostituzionale, e realizzato al fine di proteggere interessi privati o di partito? E la Procura generale di Roma ha concesso il via libera all’intercettazione diretta di Luca Casarini e di don Mattia Ferrari (e anche, di conseguenza, di diversi vescovi, e in ipotesi persino del papa)? Se lo ha fatto, per quale ragione? Per scoprire se davvero Casarini – come sostengono alcuni giornali di destra – abbia avuto contatti con gli scafisti?

Ma su questo c’è un’inchiesta della magistratura, che non ha portato a niente, e ci sono fior di intercettazioni ordinate dalla magistratura: possono i servizi segreti sovrapporsi, forse con lo scopo di inquinare, a un’inchiesta della magistratura? E come spiega, il ministro Piantedosi, il fatto che la stessa Paragon ha interrotto il contratto con il governo italiano considerando eticamente inaccettabile l’uso che si è fatto dello strumento di spionaggio telefonico? Una volta nessun ministro dell’Interno, neppure il più “poliziotto” che si possa immaginare, avrebbe mai rilasciato dichiarazioni simili a quelle che ha rilasciato Piantedosi. E se le avesse rilasciate sarebbe stato costretto immediatamente alle dimissioni. Ma Piantedosi è un’altra cosa. È stato scelto per questo. Le critiche gli scorrono sul vestito come acqua che non bagna. Propone lo Stato di polizia come si potrebbe proporre la riforma dei patti agrari. Il povero Salvini non ha speranza. Berija vince sempre. Ha ucciso anche Stalin.

Così nell’intervista il ministro dell’Interno assicura che Albania o non Albania i Cpr aumenteranno. È pronta la realizzazione di 5 nuovi Cpr. Cioè di costruzioni – questo sono i Cpr – nelle quali imprigionare migliaia di persone che, pur non avendo commesso nessun reato penale, vengono incarcerate e private della libertà in aperta violazione dell’articolo 13 della Costituzione. E alle quali di solito viene negato il diritto d’asilo in spregio all’articolo 10 della medesima Costituzione.
Poi c’è il capitolo intercettazioni. Tenete conto del fatto che la maggioranza che sostiene il governo si è impegnata per una riforma che riduce le intercettazioni, sostenuta con forza anche dal ministro Nordio, e che ha fatto infuriare Conte, Travaglio e tutti gli altri esponenti dell’opposizione giustizialista.

6 Marzo 2025

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