La rubrica Sottosopra

Atomica, perché gli Usa si e l’Iran no: Trump come il Marchese del Grillo

Perché mai gli Stati Uniti devono poter contare sulle testate atomiche e altri Paesi no: non vale per Teheran la mitica storia della deterrenza?

Editoriali - di Mario Capanna

16 Marzo 2025 alle 17:00

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AP Photo/J. Scott Applewhite
AP Photo/J. Scott Applewhite

Il pregiudizio è quello che i pazzi usano al posto della ragione.
(Voltaire)

Donald Trump, nel suo frenetico attivismo, ha inviato l’altro giorno una lettera alla Guida suprema dell’Iran Ali Khamenei, con cui chiede un nuovo accordo sul programma nucleare – dopo essere stato lui a ritirarsi da quello siglato da Obama nel 2015! In proposito, su Fox News, ha dichiarato: “L’alternativa è che dovremo fare qualcosa, l’Iran non può avere un’arma nucleare, siamo ai momenti finali con Teheran, qualcosa succederà molto presto” (corsivo mio). Come al solito, il presidente pregiudicato (il primo nella storia degli Usa) accompagna l’offerta di negoziato con la minaccia e il ricatto, come è tipico del “narcisista maligno” (detto anche, in termini neuropsichiatrici, “manipolatore perverso”), che gode a spiazzare alleati e avversari, tenendoli costantemente sulle corde.

Quanto sta avvenendo da tempo fra le (super)potenze occidentali, unitamente a Israele, e l’Iran può essere paragonato a un gruppo di pazzi che sono riuniti in una stanza; un matto bussa alla porta, vuole entrare per unirsi alla congrega; la risposta è un no tassativo: vige il numero chiuso, dunque resti fuori. L’acronimo MAD sintetizza la dottrina della Mutual Assured Destruction, la “distruzione mutua assicurata”. Vuole il caso che, in inglese, mad significhi “pazzo”, “matto”, “demente”. Conviene allora vedere da vicino la follia in corso. La distruzione mutua assicurata è la base – il fondamento – della deterrenza nucleare. Ogni nazione che detiene armi atomiche sa che, se attacca un’altra dotata degli stessi ordigni, può venire distrutta a sua volta dalla rappresaglia, in un crescendo in grado di annientare i viventi della Terra.

Il reciproco terrore non impedisce le guerre locali, basti pensare all’Ucraina, alla Palestina e alla cinquantina di conflitti armati in giro per il mondo, ma dissuade dalla guerra totale e “finale”. Così si è arrivati a dire che le armi nucleari hanno “garantito” la pace, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Assunta questa “verità”, ne consegue che la proliferazione nucleare non è un male, ma un bene… A questo punto guardiamo per un momento le cose dal punto di vista di Teheran: perché mai gli iraniani (92 milioni di abitanti) non dovrebbero avere l’atomica, mentre, per esempio, ce l’hanno i francesi (68 milioni) e gli inglesi (67 milioni)?
E ancora: perché non dovrebbero dotarsene, visto che gli israeliani (9 milioni) da tempo hanno almeno 90 testate nucleari, e bombardano, quando vogliono, l’Iran e le sue ambasciate? E poi: l’Iran confina con il Pakistan, altra potenza nucleare. Dunque…?

È proprio in base alla follia del MAD che la proliferazione nucleare è venuta crescendo. Così oggi, nonostante i trattati, abbiamo una quantità di bombe atomiche in grado di distruggere la Terra innumerevoli volte! Come se annientarla una volta sola non bastasse: la follia non si prescrive limiti… Senza considerare la gigantesca montagna di risorse divorate dagli armamenti, e sottratte al cibo, all’alfabetizzazione, alla sanità e in generale al benessere umano. È precisamente il MAD – la sua intrinseca demenza coerente – a esigere che l’Iran abbia il nucleare, non solo civile, ma anche bellico. Senza, infatti, non avrebbe quella deterrenza, derivante dalla mutua distruzione assicurata, che le altre nazioni possiedono a… garanzia della pace… Non è lecito usare due pesi e due misure.

Va da sé che quanto detto fin qui non è il mio pensiero, ma la semplice e inevitabile conseguenza, se si hanno rigore logico e onestà intellettuale, derivante dalle premesse perverse che guidano oggi il dominio della prepotenza sul (nel) mondo. Non è e non può essere il mio pensiero, dato che da sempre sono a favore del disarmo generalizzato, a partire da quello nucleare, condividendo Einstein, là dove scrive: “Senza il disarmo non vi può essere una pace stabile. La corsa agli armamenti porterà inevitabilmente a nuove catastrofi”.

P.S. 1 La decisione europea di sperperare 800 miliardi (a debito!) per infarcire ancor più di armi i 27 Stati, al fine di contrastare il supposto espansionismo russo, è ridicolmente scellerata, per almeno due ragioni. La prima: i Paesi dell’Ue, nell’insieme, già ora spendono per i loro eserciti circa un terzo più della Russia. La seconda: se Mosca aggredisse un qualsiasi Paese europeo membro della Nato, si troverebbe, in base all’art. 5 dell’Alleanza, a fare i conti con i 32 eserciti che la compongono, a partire da quello Usa. Sarebbe la guerra mondiale con le armi nucleari. Fine dei “giochi”. Buttare i soldi è dunque da idioti.

P.S. 2 Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza il piano di riarmo dell’Ue. La rappresentanza italiana si è spaccata, sia nello schieramento di maggioranza che in quello di opposizione. Hanno votato contro i 5 Stelle e Avs, il Pd si è diviso a metà (10 voti a favore, 11 astenuti), facendosi scavalcare a… “sinistra” dalla Lega, contraria. Andiamo bene…

16 Marzo 2025

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