Il vertice a due
Trump-Putin, martedì il colloquio telefonico sul cessate il fuoco in Ucraina: sul tavolo le concessioni territoriali a Mosca

L’atteso vertice, solo telefonico, avverrà nella giornata di martedì 18 marzo. Domani il presidente degli Stati Uniti Donald Trump parlerà col suo omologo russo Vladimir Putin: si tratta della prima occasione di confronto diretto tra i due leader da quando, l’11 marzo, l’Ucraina di Volodymyr Zelensky h accettato la proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco di trenta giorni nel Paese col Cremlino, un “sì” arrivato dopo una brutale rottura nei rapporti personali tra lo stesso Zelensky e Trump con lo scontro a favore di telecamere nello Studio Ovale della Casa Bianca.
Trump parlando con i giornalisti al suo seguito sull’Air Force One, l’aereo presidenziale Usa, ha spiegato le sue intenzioni per il colloquio con Putin. “Vogliamo vedere se possiamo porre fine alla guerra. Forse possiamo, forse non possiamo, ma penso che abbiamo ottime possibilità”, ha spiegato il tycoon, che ha sottolineato come fino ad oggi nei negoziati che hanno avuto luogo tra Washington e Mosca si è discusso soprattutto di eventuali concessioni territoriali alla Russia, per convincerla ad accettare la proposta.
“Diversi territori sono molto diversi da com’erano prima della guerra, come sapete. Parleremo di territori, e parleremo di impianti energetici”, ha detto Trump ai cronisti.
Per ora l’unica uscita pubblica di Putin sul piano per un cessate il fuoco proposto dalla Casa Bianca arriva dalla conferenza stampa tenuta dal presidente russo giovedì scorso, in compagnia del fido alleato bielorusso Aleksandr Lukashenko. Ai giornalisti l’autocrate del Cremlino non aveva rifiutato espressamente la proposta statunitense, pur facendo capire di avere una serie importante di paletti da porre prima di poter accettare il piano Trump: sul tavolo in particolare la questione dell’ingresso nella Nato di Kiev, le rivendicazioni territoriali russe in Ucraina e l’eventuale presenza di truppe europee nel Paese.
Per questo il presidente ucraino Zelensky aveva risposto accusando Putin di voler prendere tempo per proseguire le operazioni militari nella regione russa del Kursk, parzialmente occupata dall’Ucraina dall’agosto del 2024, dove da settimane è in corso una controffensiva del Cremlino per recuperare il territorio perduto.