La deriva autoritaria
L’Ungheria vuole vietare il Gay Pride per legge, Orban tenta l’ennesima stretta sui diritti civili “per tutelare i bambini”

Viktor Orban e il suo partito populista di estrema destra, Fidesz, alleato in Europa della Lega di Matteo Salvini ma in passato vicinissimo anche alla premier Giorgia Meloni, continua senza sosta la sua stretta contro i diritti civili in Ungheria.
L’ultima mossa è arrivata lunedì, quando un gruppo di parlamentari del movimento di Orban hanno presentato una proposta di legge all’Assemblea nazionale per vietare la marcia dell’orgoglio Lgbtqia+ a Budapest, il Gay Pride che si tiene ogni anno in Ungheria come negli altri Paesi europei tra giugno e luglio.
La proposta, sostenuta anche da alcuni parlamentari del Partito popolare cristiano democratico (Kdnp), formazione “satellite” di Fidesz, prevede di vietare il Pride sostenendo che quest’ultimo sia un evento dannoso per i minori. In particolare, secondo quanto riferisce l’agenzia Reuters, nel testo si legge che il divieto è necessario “per assicurare che in Ungheria si svolgano solamente le assemblee che tengano conto del diritto dei bambini a uno sviluppo fisico, psichico e morale adeguato”.
Il provvedimento dunque nega l’autorizzazione a tenere l’evento, che da tre decenni si tiene ogni anno a Budapest lungo Andrassy Avenue, oltre a prevedere multe per organizzatori e partecipanti, dando la possibilità alla polizia ungherese di utilizzare telecamere per identificare i partecipanti.
La volontà di cancellare il Pride è solo l’ultimo degli attacchi del governo Orban, che da anni guida il Paese con metodi sempre più autoritari, contro i diritti civili. Nel 2021 l’Ungheria aveva già approvato una legge che vieta di affrontare temi legati all’omosessualità in contesti pubblici frequentati dai minori, una norma costata al Paese una procedura di infrazione dall’Unione Europea.
Ungheria di Orban in cui, negli anni in cui l’esponente di estrema destra è stato alla guida del Paese, si è provveduto anche alla modifica della Costituzione per stabilire che il matrimonio può esistere soltanto fra un uomo e una donna e per impedire che le persone ufficialmente single (quindi anche le persone omosessuali) possano adottare dei figli.