Lo storico voto
La Germania archivia l’austerità: avanti con debito e riarmo
I deputati tedeschi hanno dato il via libera a un pacchetto di investimenti in difesa e infrastrutture proposto da Merz. Hanno votato con un margine di 513 a 207 a favore del cosiddetto “bazooka” fiscale da centinaia di miliardi di euro
Esteri - di Redazione Web

Storico voto in Germania. Il Bundestag ieri ha approvato la riforma costituzionale che consente una deroga alla regola del freno del debito per le spese in difesa superiori all’1% del Pil. Per il cancelliere tedesco in pectore, Friedrich Merz, si tratta di un successo importante che gli consente di andare avanti con l’annunciato piano di riarmo.
I deputati tedeschi hanno dato il via libera a un pacchetto di investimenti in difesa e infrastrutture proposto da Merz. Hanno votato con un margine di 513 a 207 a favore del cosiddetto “bazooka” fiscale da centinaia di miliardi di euro, che ha richiesto un allentamento del freno al debito sancito dalla costituzione tedesca. Oltre all’Unione di Cdu/Csu e dei socialisti della Spd, probabili partner del prossimo governo, hanno votato a favore anche i Verdi che non dovrebbero farne parte. Il passaggio segna un netto cambio di passo da parte di Berlino sul controllo del proprio debito pubblico a fronte dell’esigenza di potenziare le proprie forze armate, in vista di una spinta al riarmo all’interno dell’Ue e al conseguente allentamento delle regole comunitarie in materia di aiuti di Stato per consentire ai Paesi membri di aumentare gli investimenti nel comparto militare.
Il piano è “il primo importante passo verso una nuova comunità di difesa europea” ha detto Merz intervenendo al Bundestag. Ma la sinistra di Die Link va all’attacco: “Merz si presenta come un salvatore, ma non risolve nulla. Stanno creando i problemi del futuro accumulando un gigantesco debito per le armi”, ha dichiarato Sören Pellmann durante il dibattito in parlamento. Secondo Pellmann, quello del futuro cancelliere è “un azzardo politico e sta lanciando cortine fumogene fomentando paure e ansia”. Pellmann ha poi accusato la Spd e i Verdi di “collusione dannosa e di azioni irresponsabili per ottenere il loro sostegno”.
Accuse anche dall’ultradestra: la leader dell’AfD Alice Weidel prevede un aumento dei tassi di interesse e spese aggiuntive “esorbitanti” nei bilanci, il voto di ieri è il “colpo di grazia per l’euro”, che ora, aggiunge, sarà palesemente svalutato. Soddisfatto invece l’ex premier ed ex commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni: “Voto storico al Bundestag: la Germania cancella il freno al debito e risponde a Trump archiviando l’austerità. Fondi per la difesa, l’Ucraina, le infrastrutture, la transizione verde. Ora l’Ue faccia la sua parte in questa nuova fase per l’Europa”.