Il caso nel trevigiano

Maestra d’asilo su OnlyFans: lo scandalo, i diritti, la libertà: Elena Marga sospesa, rischia il licenziamento

La 29enne appassionata di bodybuilding ha guadagnato 1.400 euro in un mese, lavora in un istituto di ispirazione cristiana. "Non mi vergogno, svolgo bene la mia professione". Interviene il ministero

News - di Redazione Web

21 Marzo 2025 alle 11:35

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FOTO DA PIXABAY (Katrina_S)
FOTO DA PIXABAY (Katrina_S)

È stata sospesa Elena Maraga, l’insegnante d’asilo dopo la scoperta da parte di alcuni genitori di un profilo OnlyFans attivo da parte della docente. Un caso che ha suscitato una grande polemica e un dibattito ancora vivace, sulle opportunità e le libertà, sui diritti di ognuno anche in osservanza di regole e comportamenti sul posto di lavoro. È scattata una petizione, l’insegnante della scuola d’infanzia paritaria è stata anche difesa dai genitori di alcuni bambini che frequentano l’istituto nella provincia di Treviso. Rischia il licenziamento.

Ha 29 anni, appassionata di bodybuilding e laureata in Scienze dell’Educazione. Ha raccontato che tutto è esploso dopo la scoperta, da parte di una delle madri dei bambini, del suo profilo OnlyFans tramite Instagram. OnlyFans è la piattaforma fondata nel 2015 che permette di pubblicare contenuti sessualmente espliciti a pagamento. Maraga ha detto di non aver mai accettato nel profilo Instagram privato, dove condivideva i link ai contenuti OnlyFans, i genitori dei suoi alunni.

Così è scattata una segnalazione alla responsabile delle insegnanti e al dirigente della scuola, tra l’altro un’istituzione di ispirazione cristiana. All’insegnante è stato chiesto di cancellare il profilo. La vicenda è esplosa con alcuni post di denuncia sui social. L’asilo ha deciso di sospendere la 29enne. Sul caso è intervenuto anche il ministero dell’Istruzione e del Merito che ha annunciato l’intenzione di aggiornare il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, l’ultima volta era stato nel luglio del 2023 con l’introduzione di alcune norme e clausole proprio a proposito di social network.

Come si legge all’articolo 11-ter “il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”. A sua volta, ogni amministrazione può dotarsi di regolamenti – ad esempio: un codice etico – interni. Lo stesso asilo della vicenda ha annunciato un regolamento per disciplinare il comportamento dei dipendenti sui social. Stesso proposito espresso dalla Fism (Federazione Italiana Scuole Materne) di Treviso.

Maraga si è difesa in diversi interventi sui media. Alla trasmissione radio La Zanzara ha detto “non ho fatto nulla di male”. Non crede di aver violato la dimensione morale presente nel suo contratto, ha riconosciuto però che la sua attività extrascolastica avrebbe potuto causarle dei problemi essendo l’asilo di ispirazione cattolica. Ha detto di aver guadagnato circa 1.400 euro in un mese dall’apertura del profilo ma che i suoi genitori l’hanno definita “la vergogna” della famiglia. “Non mi sono vergognata e non mi vergogno di quello che ho fatto. Dal momento in cui la professione viene svolta bene e vengono trasmessi ai bambini i valori comuni, non vedo il problema”, ha detto a Il Corriere del Veneto.

21 Marzo 2025

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