Il lutto
È morto George Foreman, addio alla leggenda della boxe: memorabile la sua sfida con Alì
La scomparsa del grande campione di pugilato. La straordinaria carriera di 'Big George': le origini difficili, l'oro olimpico nel 1968 in Messico, la vittoria contro Joe Frazier, 'The Rumble in the Jungle' contro Alì in Zaire e la conquista del titolo mondiale a 45 anni, l'incontro con la religione e le attività imprenditoriali
Sport - di Redazione Web

La boxe piange George Foreman, l’ex campione del mondo dei pesi massimi protagonista dell’epica sfida persa contro Muahammad Ali nel 1974: ‘Big George‘, come era soprannominato il pugile texano, è morto in un ospedale di Houston all’età di 76 anni. “Se ne è andato serenamente il 21 marzo, circondato dai suoi cari“, hanno scritto i familiari sulla sua pagina Instagram. Quella di Foreman è stata una carriera lunghissima e particolare che si è protratta dal 1969 al 1977 e dal 1987 al 1997, in cui è stato per due volte campione del mondo dei pesi massimi affermandosi come uno dei più forti ‘picchiatori’ di tutti i tempi, anche se meno elegante di altri grandi della sua epoca.
È morto George Foreman: chi era e quanti anni aveva il campione di pugilato
Era arrivato al pugilato dopo un’infanzia e un’adolescenza difficili: il primo acuto fu la medaglia d’oro olimpica a Citta’ del Messico nel 1968. L’anno successivo passò tra i professionisti e nel 1973, a soli 24 anni, arrivò il primo titolo mondiale con un inatteso successo contro il leggendario Joe Frazier. Fu l’anno successivo che tutto il mondo parlò di Foreman per lo storico incontro contro Muhammad Ali “The Rumble in The Jungle” a Kinshasa, nell’allora Zaire: si disputò il 30 ottobre 1974: Foreman era imbattuto in 40 incontri con 37 KO, Ali cercava di riconquistare il titolo mondiale a 32 anni dopo averlo perso nel 1967 a causa del suo rifiuto di combattere nella guerra del Vietnam.
Come è morto George Foreman
L’ex Cassius Clay assorbì i durissimi colpi di Foreman per sette riprese, lasciando stancare il rivale, e poi lo mise al tappeto all’ottavo round per la gioia dei 60mila spettatori in delirio che cantavano ‘Ali bomaye!‘ (Ali, uccidilo!). Tre anni dopo quella sconfitta, Foreman si ritirò dalla pugilato e si avvicinò alla religione, diventando un ministro. Tornò sul ring nel 1987 e, nel 1994, all’età di 45 anni, diventò il più anziano campione del mondo dei pesi massimi della storia battendo il 27enne Michael Moorer. Nel 1997 arrivò il ritiro definitivo a 48 anni, uno dei pugili più longevi di sempre.
La carriera di ‘Big George’: la vittoria contro Joe Frazier, ‘The Rumble in the Jungle’ contro Alì in Zaire e il titolo mondiale a 45 anni
Foreman era a volte critico verso il sistema della boxe e ironizzava sulle accuse di ‘combine’ che talvolta affiorarono per i suoi match: “Il pugilato è come il jazz“, disse una volta, “più è buono e meno la gente lo apprezza“. “Match aggiustato? L’ho aggiustato con il mio destro“, fu un’altra sua frase celebre. Dopo il secondo ritiro si affermò come imprenditore e testimonial di una società di bistecchiere.