Dopo il congresso di Napoli
“Socialisti radice della sinistra, altro che cespugli”, parla il segretario Enzo Maraio
Parla il segretario dopo il congresso di Napoli al quale hanno partecipato leader ed esponenti del centrosinistra. “Per unirsi lavorare sui temi non sulle sigle”
Interviste - di Carlo Forte

Segretario, nelle conclusioni del Congresso Psi ha citato ‘il primum viverÈ di Bettino Craxi. Perché?
Perché quella lezione è straordinariamente attuale. Bettino Craxi, al quale abbiamo dedicato la tessera socialista, immaginava che le condizioni per fare politica fossero due: esistenza ed autonomia. Il Congresso di Napoli ha confermato che i socialisti sono una parte importante del progetto del centrosinistra che ora deve lavorare le essere alternativa di governo.
A proposito di centrosinistra. Al congresso di Napoli era presetente tutta l’opposizione, da Schlein a Conte, ad AVS, +Europa, Italia Viva e Azione. Ma qual è il messaggio?
Che il centrosinistra vince se unito e plurale. Ci siamo innamorati, troppo, delle formule. Le presenze, ai nostri lavori, ci spingono a lavorare per l’unità della coalizione, forti della nostra cultura politica socialista. Così si chiama nel resto d’Europa. Serve però un metodo nuovo.
Quale?
Si unisce se si lavora sui temi e non sulle sigle. Lo abbiamo fatto sul salario minimo, lo abbiamo fatto sull’autonomia. Possiamo e dobbiamo farlo sul tema sanità pubblica, sulla scuola. Per quanto ci riguarda sul tema casa, che è una grande questione che interessa i giovani e non solo, ed ancora sulla sicurezza. La sinistra ha consegnato questo tema alle destre, un errore. La sicurezza di imprese e famiglie deve essere la nostra priorità. Mi faccia, però, aggiungere qualcosa sul piano casa. Dovrà essere una grande battaglia. Nei nostri lavori abbiamo lanciato un piano casa articolato in cinque punti, per i giovani e le famiglie. L’Istat racconta che esiste un deficit di case in Italia, mancano circa mezzo milione di abitazioni. Il nostro piano prevede il recupero degli attuali alloggi inagibili, mutui con tassi agevolati per le giovani coppie, una nuova applicazione della Legge 167, anche per i comuni al di sotto dei 50.000 abitanti, il recupero delle aree dismesse da destinare a edilizia convenzionata.
Al Congresso avete rilanciato l’idea degli Stati Uniti d’Europa, sul modello delle ultime elezioni europee.
Non era una lista, era un progetto. È ancora attuale e deve essere suggestione ulteriore sulla quale unire tutto il centrosinistra. Serve un’ Europa più forte e lo sarà se punta sulla difesa comune, se sceglie la via dei diritti e delle opportunità. Deve essere attore geopolitico alla pari di Russia e Stati Uniti, nel nome di un progetto condiviso della difesa europea.
A proposito. Le relazioni tra il nostro Paese e quello che è, o forse era, un alleato strategico, come si stanno trasformando, in questo caso? Molti hanno paragonato questa fase storica a quella a guida socialista di ormai 40 anni fa.
I fatti di Sigonella ci hanno insegnato che si può essere alleati senza essere subalterni, e che nessun vero leader politico italiano dovrebbe mai andare a Washington con il cappello in mano, cosa che purtroppo ha fatto la nostra Presidente del Consiglio. Tutto questo, purtroppo, accade ancora oggi, ed è ancora più vergognoso in una fase politica come questa, in cui gli Stati Uniti stanno aggredendo direttamente un organismo sovranazionale come l’Onu, indebolendo la Nato e l’equilibrio commerciale dell’Occidente. Anche Meloni, se davvero ha a cuore il suo Paese come dice, dovrebbe dire no con fermezza alla dissennata politica dei dazi di Trump – anticamera di recessioni e contrazioni produttive – alle umiliazioni degli altri Stati sovrani, a cominciare dall’Ucraina. Temo non lo farà.
Al Congresso Psi la segretaria Elly Schlein ha avuto una grande accoglienza. Era capitato poche volte nella storia fra la comunità socialista e gli eredi del Pds, Pd. Che significa?
Significa che, a sinistra, una nuova stagione è possibile. Elly, per formazione personale e per un aspetto anagrafico, può contribuire a scrivere nuove pagine. Noi faremo la nostra parte e, come ha detto lei ai nostri lavori, lo faremo guardandoci negli occhi, alla stessa altezza.