La stretta sull'informazione
Turchia, il giornalista della Bbc Mark Lowen arrestato ed espulso: per il regime di Erdogan era “una minaccia all’ordine pubblico”

Nella Turchia del “sultano”, il presidente Recep Tayyip Erdogan, l’unica informazione ammessa è quella favorevole al regime. Ne sa qualcosa Mark Lowen, giornalista dell’emittente britannica Bbc e corrispondente nel Paese per coprire le estese proteste in corso dopo l’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, principale leader dell’opposizione.
Lowen, come riferito dalla stessa Bbc giovedì mattina, è stato espulso dal Paese dalle autorità turche con l’accusa di “minaccia all’ordine pubblico” dopo essere stato arrestato ieri a Istanbul e “trattenuto per 17 ore”.
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Lowen in particolare è stato “prelevato dal suo albergo”, spiega l’emittente britannica, quindi “trattenuto per 17 ore” e poi espulso dal Paese. Da parte sua il cronista inglese ha definito “estremamente penoso” quanto accaduto: “Essere detenuto ed espulso dal Paese in cui ho vissuto per cinque anni e per il quale nutro un grande affetto è stato estremamente penoso. La libertà di stampa e l’imparzialità dell’informazione sono fondamentali per qualsiasi democrazia”, le sue parole.
BBC correspondent Mark Lowen deported from Turkey after reporting on protests over arrest of Istanbul mayorhttps://t.co/ydkzw6vy0C
— BBC Breaking News (@BBCBreaking) March 27, 2025
Per Deborah Turness, amministratrice delegata di Bbc News, quanto accaduto a Lowen è “un incidente estremamente preoccupante e ci rivolgeremo alle autorità turche”. “Mark è un corrispondente di grande esperienza con una profonda conoscenza della Turchia e nessun giornalista dovrebbe subire questo tipo di trattamento semplicemente per aver fatto il proprio lavoro. Continueremo a riferire in modo imparziale ed equo sugli eventi in Turchia”, ha aggiunto Turness.
Lowen era stato corrispondente per la Bbc dalla Turchia per cinque anni a partire dal 2014. Il 24 marzo il reporter della Bbc aveva annunciato su X il suo arrivo a Istanbul per coprire le manifestazioni a favore di Imamoglu, arrestato e sospeso dall’incarico di sindaco di Istanbul in seguito all’arresto per corruzione e per i presunti legami col PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan che a inizio marzo aveva annunciato il cessate il fuoco con lo stato turco.
La repressione della libertà di stampa non si ferma al caso, eclatante, di Lowen. L’Autorità statale turca per la radio e la televisione (Rtuk) ha imposto un divieto di trasmissione di 10 giorni a Sozcu TV, emittente vicina all’opposizione, con la motivazione che “incita il pubblico all’odio e all’ostilità”. Per lo stesso motivo, l’Autorità ha imposto varie sanzioni ad altre emittenti: Halk TV, Tele 1 e Now TV. Dopo che la decisione sarà stata notificata a Sozcu TV, lo schermo verrà oscurato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per 10 giorni: comparirà solo il testo della decisione dell’Autorità su uno sfondo nero.