Il Guardasigilli

Femminicidi, per Nordio “alcune etnie hanno sensibilità diverse sulle donne”: il Pd parla di “razzismo strisciante”

Politica - di Redazione

3 Aprile 2025 alle 13:07

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Foto Roberto Monaldo / LaPresse
Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Il liberale e garantista Carlo Nordio scivola in quello che le opposizioni, in testa il Partito Democratico, definiscono “razzismo strisciante che emerge in tutto il suo fulgore, fuori luogo e fuori tempo”.

Il ministro della Giustizia, che una volta giunto a via Arenula ha largamente dimenticato le battaglie garantiste di cui si era fatto portavoce da semplice commentatore ed esperto della materia, parlando a margine del convegno “Giustizia, tra riforme e prospettive”, organizzato dalla Camera penale di Salerno, ha voluto commentare i recenti femminicidi di Ilaria Sula e Anna Campanella, uccise nei giorni scorsi a Roma e Messina.

La tesi esposta dal Guardasigilli è che “il legislatore e la magistratura possono arrivare entro certi limiti a reprimere questi fatti, che si radicano probabilmente nell’assoluta mancanza non solo di educazione civica ma anche di rispetto verso le persone”. Questione che per il ministro “riguarda soprattutto giovani e adulti di etnie che magari non hanno la nostra sensibilità verso le donne”.

Parole “inaccettabili” per la capogruppo Pd alla Camera Chiara Braga, che chiede alla premier Giorgia Meloni di prendere le distanze dalle affermazioni del suo ministro. “Purtroppo la maggior parte dei femminicidi viene commesso in casa da uomini che odiano le donne dicendo di amarle. Quello di Nordio è un razzismo strisciante che emerge in tutto il suo fulgore, fuori luogo e fuori tempo: a quando il manifesto della razza?”, l’attacco dell’esponente Dem.

Ma è il partito di Elly Schlein ad insorgere contro le dichiarazioni di Nordio, sottolineando in una nota firmata dai parlamentari Dem della Bicamerale Femminicidio che “non si fermano col razzismo i femminicidi, non si fermano agitando odio etnico, come ci pare faccia irresponsabilmente il ministro Nordio celando la questione del maschile tossico dietro a quella etnica”.

Critiche condivise da chi, come Antonella Veltri, presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, da anni è in prima linea contro la violenza di genere. Secondo Veltri, sentita dall’agenzia Ansa, quelle di Nordio sono parole “per noi sono difficili da condividere”. Per la presidente di D.i.R.e “quello che serve è un vero e attuabile piano di prevenzione che lavori sulla società tutta, la scuola, rinforzando i centri antiviolenza. Affermazioni sulla famiglia di origine del bambino non sono quello che pensiamo possa servire al cambiamento. Per quanto riguarda il Ddl Femminicidi, il ministro Nordio ce ne vuole spiegare l’utilità per le donne che sono state uccise dopo la sua entrata in vigore? Basta, davvero. Serve altro e i centri antiviolenza si sono da sempre messi a disposizione per lavorare insieme al cambiamento”.

di: Redazione - 3 Aprile 2025

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