È stato un personaggio amato dal grande pubblico interpretando il burbero oste Cesare ne “I Cesaroni”, assieme al grande amico Claudio Amendola, ma in carriera aveva lavorato anche con Michele Placido al cinema e con Serena Dandini in tv.
All’età di 72 anni è morto l’attore Antonello Fassari. Da tempo malato, aveva raccontato pubblicamente di aver sofferto di depressione dopo la separazione dalla moglie dopo oltre 20 anni di matrimonio, ma c’era stata anche l’angina, un dolore al torace causato da una scarsa ossigenazione del cuore.
Diplomato all’Accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico nel 1975, Fassari non aveva mai smesso di lavorare in teatro, che restava il suo grande amore, pur avendo conquistato la popolarità soprattutto grazie alla televisione.
Non solo “I Cesaroni” e il suo tormentone “Che amarezza…”. Prima della fortunata serie tv di Mediaset era stato il “compagno Antonio” in “Avanzi” di Serena Dandini, ma anche Antonello Bufalotti, detto “Puccio” nella serie “I ragazzi della 3 C”, passando per il cinema con l’interpretazione di Ciro Buffoni in “Romanzo Criminale” di Michele Placido.
Un ricordo commesso di Fassari arriva da Claudio Amendola, con cui aveva condiviso anche il suo debutto da regista in “La mossa del pinguino” del 2014. “Sarai per sempre mio fratello”, dice Amendola che, proposito della nuova stagione de “I Cesaroni” la cui lavorazione è in corso, spiega: “Sapevamo che sarebbe stata dedicata a lui perché ci era nota la malattia bastarda che lo aveva colpito, ma non eravamo preparati alla notizia. Per me è un pezzo di vita che va via, è dura anche parlare – spiega all’Ansa – mi aspetto che stia borbottando da qualche parte lassù”.