Il Congresso del Carroccio a Firenze

Lega, Salvini rieletto segretario: “Capitano” fino al 2029 nonostante gli ultimi tonfi elettorali

Nessun voto, rinnovo per acclamazione, nuovo statuto. "Pronti a nuove sfide, il singolo è nulla senza il popolo". Il ricordo di Berlusconi e il messaggio di Meloni

News - di Redazione Web

6 Aprile 2025 alle 18:01

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Il Ministro dei trasporti e infrastrutture Matteo Salvini in occasione delle interrogazioni a risposta immediata durante lo svolgimento del question time in Senato a Roma, Giovedì 03 Aprile 2025 (foto Mauro Scrobogna / LaPresse) Minister of infrastrutture and transport Matteo Salvini on the occasion of the immediate response questions during question time in the Senate in Rome, Thursday, April 03 2025 (Photo by Mauro Scrobogna / LaPresse)
Il Ministro dei trasporti e infrastrutture Matteo Salvini in occasione delle interrogazioni a risposta immediata durante lo svolgimento del question time in Senato a Roma, Giovedì 03 Aprile 2025 (foto Mauro Scrobogna / LaPresse) Minister of infrastrutture and transport Matteo Salvini on the occasion of the immediate response questions during question time in the Senate in Rome, Thursday, April 03 2025 (Photo by Mauro Scrobogna / LaPresse)

Non una grandissima sorpresa la rielezione di Matteo Salvini a segretario della Lega. “Pronti a nuove sfide da affrontare insieme, a testa alta: il singolo non sarebbe nulla se non ci fosse un popolo che marcia e cammina con lui. GRAZIE a tutti!”, il post sui social. Salvini è segretario del partito dal 2013, è la terza volta che il suo incarico viene rinnovato. È stato rieletto senza voto dei delegati, per acclamazione, nonostante le debacle alle ultime tornate elettorali. La Lega ha approvato anche un nuovo statuto nel corso del Congresso di Firenze che si è chiuso proprio oggi.

Il segretario attuale, protagonista dell’ascesa del Carroccio e dell’arrivo al governo con il Movimento 5 Stelle nel primo governo Conte, dell’exploit alle Europee del 2019 prima del tonfo nei sondaggi, resterà in carica fino al 2029. “Ringrazio non l’alleata ma l’amica Giorgia Meloni per il messaggio che ha mandato a questo congresso. Autonomia e premierato vanno avanti insieme, mano nella mano”. Al momento Salvini è vice primo ministro e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo di centrodestra. Gli ultimi tempi aveva fatto notizia soprattutto per gli strappi all’interno della maggioranza: per tornare al ministero  dell’Interno e con l’alleato Forza Italia.

Ha definito “folle pensare a una guerra commerciale con gli Stati Uniti“, ha detto che è a Bruxelles “che bisogna usare la motosega di Milei (il presidente dell’Argentina, ndr) e bisogna sfoltire”, ha invitato a scendere in piazza il 25 aprile e il primo maggio perché “non è delle bandiere rosse e dei compagni, il primo maggio è di tutti i lavoratori, non solo della Cgil. Rimettiamo le cose a posto: giù le mani dalla storia italiana”, ha invitato a far leggere la “carta di Chivasso” secondo cui “solo il federalismo avrebbe creato pace e prosperità”.

“Questo è un congresso contro ogni tipo di guerra e di conflitto – aveva detto ieri mentre a Roma si riuniva la piazza contro il riarmo europeo del Movimento 5 Stelle – contro le guerre militari, contro le guerre commerciali, e noi vogliamo proporre un futuro diverso, che non significa sfilare in piazza con le idee confuse e le bandiere rosse sventolanti. Non sarà un congresso contro qualcuno. Non siamo contro, contro l’Europa, contro gli stranieri, contro le diversità, anzi, noi siamo il movimento politico che adora, tutela e difende le diversità, perché il buon Dio ci ha fatto diversi e grazie a Dio, non siamo tutti uguali. Ascolterò le proposte e le idee di Italia e di Lega che sarà. Vi auguro due giorni intensi con l’orgoglio che questo non è un congresso di partito. La Lega non è un partito ma una comunità e una famiglia”.

 

A proclamare l’esito del voto sul nuovo statuto, fatto per alzata di mano, il ministro dell’Economia e presidente del Congresso Giancarlo Giorgetti. Il precedente statuto era stato approvato il 22 novembre 2018. Si conferma il formato nazionale del partito non più confinato al solo Nord, blinda il segretario che resta in carica per quattro anni, i vicesegretari diventano quattro, azzerata l’anzianità di militanza, almeno tre anni per le altre cariche elettive a livello federale. “Al prossimo congresso sarò qui con orgoglio di essere qui da delegato perché qua, non so chi e non so come, ma so che ci sarà il prossimo segretario federale, non vedo l’ora”.

Anche un tributo a Silvio Berlusconi – “Grazie per quello che hai fatto e quello che hai lasciato. Avrebbe tanto da dire oggi. Vediamo di portarlo avanti insieme agli alleati. Era un uomo di pace, che costruiva ponti, che avvicinava popoli e che scaldava i cuori” – e un videomessaggio della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Stiamo governando nel momento probabilmente più difficile dal Dopoguerra ad oggi. È successo e sta succedendo un po’ di tutto. Affronteremo anche il tema dei dazi, con determinazione e pragmatismo, senza allarmismi”.

6 Aprile 2025

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