Il caso nel Napoletano
San Giorgio a Cremano, 15enne rapito e poi rilasciato mentre andava a scuola: ipotesi ricatto al papà imprenditore. Chiesti 1.5 milioni
L'operazione della squadra mobile di Napoli e le indagini della Procura: il giovane, sequestrato mentre andava a scuola a Portici, trovato in una stazione di servizio dell'Asse Mediano
Cronaca - di Redazione Web

Rapimento lampo a San Giorgio a Cremano, nel Napoletano, dove un 15enne è stato rapito e poi rilasciato. Sull’accaduto sono in corso indagini della Squadra Mobile della Questura di Napoli coordinate dalla Procura. Il giovane sarebbe stato prelevato in strada mentre si stava recando a scuola. Secondo quanto si apprende “sta bene ed è in sicurezza“. L’allarme è stato dato da un passante che aveva assistito alla scena.
15enne rapito e rilasciato a San Giorgio a Cremano mentre andava a scuola
A confermarlo è l’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nicola Gratteri. Al momento non trapelano altri particolari sulla vicenda, neppure vengono confermati la dinamica e il motivo del rapimento del giovane che sarebbe figlio di un imprenditore di San Giorgio a Cremano. Al momento non si esclude che possa essere stato rapito a scopo di riscatto e su questo, come su altri aspetti, sono in corso indagini.
Ipotesi ricatto al papà imprenditore: chiesti 1.5 milioni di euro
Al momento il ragazzo, accompagnato dalla sua famiglia, e con l’avvocato Michele Rullo, sta ansando in Questura per parlare con gli investigatori. Secondo quanto riportato da Il Corriere del Mezzogiorno, il giovane è stato rapito verso le 8 di questa mattina nei pressi del liceo “Silvestri” di Portici. Il sequestro è durato circa 8 ore, con le forze dell’ordine che hanno liberato il ragazzo verso le 16.30 circa.
Le indagini della Procura e l’arrivo degli agenti della Squadra Mobile
Pare che i sequestratori abbiano chiesto 1.5 milioni di euro per poi lasciare il 15enne in un’area di servizio dell’Asse Mediano nei pressi di Licola. Proprio li il giovane è stato trovato e preso dagli agenti della Squadra Mobile. Secondo quanto riportato da La Repubblica, i rapitori avevano il volto coperto e quando hanno preso il ragazzo, gli hanno coperto la testa con un cappuccio prima di farlo salire a bordo di un furgone risultato poi rubato.